Al-Qashânî
Commento della «Sura dell'Altissimo» (LXXXVII)
Del Corano esistono commenti sia exoterici che esoterici; di questi ultimi uno dei più accessibili è quello noto con il titolo Tafsir Muhyd-dîn Ibn Arabi che, come risulta dalle numerose edizioni esistenti, fu scritto nel XIII sec. dal persiano Abd-er-Razzâq Al-Qashânî, appartenente alla scuola di Muhyid-din Ibn Arabi. Isma'il Hakki di Brussa, nel suo Tafsîr (Bulâq, 12/6 H.), cita sovente tale commento attribuendolo ad Al-Qashânî. Diamo qui di seguito la traduzione della Sura LXXXVII («La Sura dell’Altissimo») i cui versetti figurano in corsivo nel testo del commento di Al-Qashânî che segue.
Del Corano esistono commenti sia exoterici che esoterici; di questi ultimi uno dei più accessibili è quello noto con il titolo Tafsir Muhyd-dîn Ibn Arabi che, come risulta dalle numerose edizioni esistenti, fu scritto nel XIII sec. dal persiano Abd-er-Razzâq Al-Qashânî, appartenente alla scuola di Muhyid-din Ibn Arabi. Isma'il Hakki di Brussa, nel suo Tafsîr (Bulâq, 12/6 H.), cita sovente tale commento attribuendolo ad Al-Qashânî. Diamo qui di seguito la traduzione della Sura LXXXVII («La Sura dell’Altissimo») i cui versetti figurano in corsivo nel testo del commento di Al-Qashânî che segue.