"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"

sabato 11 luglio 2020

René Guénon, Studi sull'Induismo - VII - Tantrismo e magia

René Guénon
Studi sull'Induismo

VII - Tantrismo e magia[1]

In Occidente si ha l’abitudine di attribuire al Tantrismo un carattere «magico», o per lo meno di credere che la magia abbia nel Tantrismo una parte predominante; questo, per quel che riguarda il Tantrismo, è un errore di interpretazione, ma forse è anche un errore di interpretazione per quel che riguarda la magia, nei confronti della quale i nostri contemporanei in genere non hanno che idee estremamente vaghe e confuse, come abbiamo fatto notare in un nostro articolo recente. Su quest’ultimo punto qui non torneremo; quel che faremo, assumendo la magia in senso rigorosamente proprio e dando per scontato che essa venga interpretata in tal modo, sarà invece soltanto di domandarci cos’è che nel Tantrismo può dar pretesto a questa falsa interpretazione, giacché è sempre più interessante spiegare un errore che non fermarsi alla sua pura e semplice constatazione.

domenica 5 luglio 2020

Śrī Śrī Svāmī Prakāśānandendra Sarasvatī Mahārājajī, Vedānta vicāra sullo stato di sogno (svapnāvasthā vicāra)

Śrī Śrī Svāmī Prakāśānandendra Sarasvatī Mahārājajī
Vedānta vicāra sullo stato di sogno (svapnāvasthā vicāra)[1]

Per il soggetto (viṣayin), il mondo (prapañca) è oggetto (viṣaya) d’indagine e di esperienza. Con mondo s’intende la totalità dei cinque elementi (adhibhūta) che danno realtà al sole, alla luna, alle stelle, alla nostra terra (bhūmi), nonché a tutti gli avvenimenti che si possono osservare con i cinque sensi mentre si sviluppano nelle coordinate di tempo e spazio.