"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"

domenica 2 dicembre 2018

René Guénon L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 11. Le differenti condizioni di Âtmâ nell’essere umano

René Guénon 
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

11. Le differenti condizioni di Âtmâ nell’essere umano

Affronteremo ora lo studio delle differenti condizioni dell’essere individuale, il quale risiede nella forma vivente, che, come abbiamo spiegato più sopra, comprende da una parte la forma sottile (sûkshma-sharîra o linga-sharîra) e dall’altra quella grossolana o corporea (sthûla-sharîra).

giovedì 29 novembre 2018

Śrī Śrī Svāmī Prakāśānandendra Sarasvatī Mahārājajī, Commento a Bhagavad Gītā II.23-25

Śrī Śrī Svāmī Prakāśānandendra Sarasvatī Mahārājajī
Commento a Bhagavad Gītā II.23-25
[1]

La Bhagavad Gītā, a proposito dell’Ātman, afferma che:
Le lame non lo tagliano, il fuoco non lo brucia, l’acqua non lo scioglie, il vento non lo dissecca e lo polverizza (śoṣayati).Non può essere tagliato, non può essere bruciato, non può essere sciolto né disseccato perché è eterno, onnipervadente, immutabile, immobile, sempre uguale.Esso è non manifestato (avyakta), perciò è detto inconcepibile e immutabile. Se conosci ciò non devi preoccuparti del corpo.[2]

lunedì 26 novembre 2018

Meister Eckhart, Iusti vivent in aeternum

Meister Eckhart
Iusti vivent in aeternum

I giusti vivranno in eterno, e la loro ricompensa è presso Dio.

sabato 24 novembre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 10. Unità e identità essenziali del «Sé» in tutti gli stati dell’essere

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

10. Unità e identità essenziali del «Sé» in tutti gli stati dell’essere

Qui, dobbiamo insistere un poco su un punto essenziale: tutti i principi o gli elementi di cui abbiamo parlato, che vengono descritti come distinti, e che effettivamente lo sono dal punto di vista individuale, lo sono però soltanto da questo punto di vista, e in realtà costituiscono solo altrettante modalità manifestate dello «Spirito Universale» (Âtmâ).

giovedì 22 novembre 2018

Ibn ‘Arabî, Fusûs al-Hikam: La sapienza divina (al-hikmat ar-rahmaniyyah) nel Verbo di Salomone

Ibn ‘Arabî
Fusûs al-Hikam - La saggezza dei Profeti

La sapienza divina (al-hikmat ar-rahmaniyyah) nel Verbo di Salomone

[Bilqis disse:] «In verità, essa viene da Salomone, ed è: Nel nome di Dio, il Clemente (ar-rahman), il Misericordioso (ar-rahim)[1]; il che significa: «In verità, questa lettera viene da Salomone, e il suo contenuto è: Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso...».

martedì 20 novembre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 9. Gli involucri del «Sé»; i cinque vâyu o funzioni vitali

René Guénon 
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

9. Gli involucri del «Sé»; i cinque vâyu o funzioni vitali

Secondo il Vêdânta, Purusha o Âtmâ, manifestandosi come jîvâtmâ nella forma vivente dell’essere individuale, si riveste di una serie di «involucri» (kosha) o «veicoli» successivi, che rappresentano altrettante fasi della sua manifestazione, e che sarebbe però completamente erroneo assimilare a dei «corpi», perché soltanto l’ultima fase è di ordine corporeo.

domenica 18 novembre 2018

Vidyā Nivāsa Miśra, Il concetto di nāda nel pensiero indiano

Vidyā Nivāsa Miśra
Il concetto di nāda nel pensiero indiano

Presentazione
Conferenza tenuta dal Paṇḍita Śrī Vidyā Nivāsa Miśra al Lido di Venezia il 16 aprile 2002, a latere del convegno VAIS sulla figura del guru nelle diverse tradizioni.
Il Paṇḍita prof. dr. Vidyā Nivāsa Miśra (PhD) (1926–2005) è stato un insigne erudito, che ha spaziato tra i diversi campi della cultura tradizionale offrendo delle chiavi di accesso alle più elevate vette della conoscenza indiana anche ad alcuni qualificati ambienti occidentali. Ha pubblicato più di settanta saggi, opere critiche e trattati di linguistica e glottologia; cultore e curatore dei libri di A.K. Coomaraswamy, profondo conoscitore di R. Guénon, è stato insignito di parecchi premi e onorificenze, tra cui il Padma Shree, il Moorti Devi Award del Bharatiya Jnanapith e lo Shankar Puraskar della K.K. Birla Foundation.

giovedì 15 novembre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 8. Manas o il senso interno; le dieci facoltà esterne di sensazione e di azione

René Guénon 
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

8. Manas o il senso interno; le dieci facoltà esterne di sensazione e di azione

Dopo la coscienza individuale (ahankâra), l’enumerazione dei tattwa del Sânkhya comprende, nello stesso gruppo delle «produzioni produttive», i cinque tanmâtra, determinazioni elementari sottili, dunque incorporee e non percettibili esteriormente; i tanmâtra sono i principi rispettivi da cui derivano direttamente i cinque bhûta o elementi corporei e sensibili, e che trovano espressione in modo ben definito nelle condizioni stesse dell’esistenza individuale al grado dove si colloca lo stato umano. 

martedì 13 novembre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, Alcune precisazioni sul Metodo dell’Advaita - II fine

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
Alcune precisazioni sul Metodo dell’Advaita

II

Nel Vedānta ci sono anche altre varianti metodiche[1] per arrivare intuitivamente alla conoscenza della nostra natura assoluta e non duale. 

domenica 11 novembre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 7. Buddhi o l’intelletto superiore

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

7. Buddhi o l’intelletto superiore

Il primo grado della manifestazione di Âtmâ, intendendo questa parola nel senso già precisato nel capitolo precedente, è l’intelletto superiore (Buddhi), che, come abbiamo visto sopra, è chiamato anche Mahat o il «grande principio»: è il secondo dei venticinque principi del Sânhhya, dunque la prima di tutte le produzioni di Prakriti

venerdì 9 novembre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, Alcune precisazioni sul Metodo dell’Advaita - I

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
Alcune precisazioni sul Metodo dell’Advaita

I

In questa sede [*] il lettore ha già avuto modo di essere informato sui punti più importanti della dottrina advitīya e del metodo diretto (sākṣāt sādhana) insegnato dai vedānti guru affinché il discepolo (śiṣya) possa conoscere realmente l’identità tra l’Ātman e il Principio assoluto, il Brahman.

martedì 6 novembre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 6. I gradi della manifestazione individuale

René Guénon 
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

6. I gradi della manifestazione individuale

Dobbiamo ora passare all’enumerazione dei diversi gradi della manifestazione di Âtmâ, inteso come personalità, in quanto tale manifestazione costituisce l’individualità umana; e possiamo ben dire che essa la costituisce effettivamente, poiché l’individualità non avrebbe esistenza alcuna se fosse separata dal suo principio, che è la personalità.

venerdì 2 novembre 2018

René Guénon - L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 5. Purusha inalterato dalle modificazioni individuali

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

5. Purusha inalterato dalle modificazioni individuali

Secondo la Bhagavad-Gîtâ, «vi sono nel mondo due Purusha, l’uno distruttibile, l’altro indistruttibile: il primo è ripartito fra tutti gli esseri, l’altro è l’immutabile. 

mercoledì 31 ottobre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana - 5

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana

5 L’adhyāropāpavāda nell’esame dei tre stati di Coscienza: avasthātraya mīmāṃsā

Lavasthātraya mīmāṃsā rappresenta il metodo più elevato tra quelli vedāntici finora descritti, che s’identifica all’advaita vicāra stesso e che, perciò, conduce alla Liberazione finale dall’ignoranza.

lunedì 29 ottobre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 4. Purusha e Prakriti

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

4. Purusha e Prakriti

Dobbiamo ora considerare Purusha, non più in se stesso, ma in rapporto alla manifestazione; questo ci consentirà di capire meglio in seguito come esso possa essere visto sotto diversi aspetti, pur essendo in realtà uno solo. 

sabato 27 ottobre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana - 4

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana

4 – L’applicazione dell’adhyāropāpavāda alla manifestazione, mantenimento e dissoluzione del mondo: sṛṣṭi-sthiti-saṃhāra vicāra

In passi diversi le Upaniṣad raccomandano l’indagine sul Brahman come se l’individuo fosse il conoscitore e Brahman l’oggetto della conoscenza.

giovedì 25 ottobre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 3. Il centro vitale dell’essere umano, dimora di Brahma

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

3. Il centro vitale dell’essere umano, dimora di Brahma

Il «Sé», come abbiamo visto in ciò che precede, non dev’essere distinto da Âtmâ; e, d’altra parte, Âtmâ è identificato con Brahma stesso: possiamo chiamare ciò l’«Identità Suprema», con un’espressione presa in prestito dall’esoterismo islamico, la cui dottrina, su questo e su molti altri punti, e malgrado le grandi differenze di forma, è in fondo la stessa di quella della tradizione indù.

martedì 23 ottobre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana - 3

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana

3 – L’applicazione dell’adhyāropāpavāda sulla conoscenza e l’ignoranza: vidyāvidyā vicāra

Il capitolo che qui ha inizio si basa essenzialmente sugli insegnamenti di Svāmī Satcidānandendra Sarasvatī Mahārājajī e sulle loro spiegazioni da parte di Śrī Śrī Prakaśānandendra Sarasvatī Svāmījī.

lunedì 22 ottobre 2018

René Guénon L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 2. Distinzione fondamentale fra il «Sé» e l’«io»

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

2. Distinzione fondamentale fra il «Sé» e l’«io»

Per capire bene la dottrina del Vêdânta in ciò che concerne l’essere umano, è importante delineare innanzi tutto, il più nettamente possibile, la fondamentale distinzione fra il «Sé», che è il principio stesso dell’essere, e l’«io» individuale.

domenica 21 ottobre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana - 2

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana

2. La comune intuizione o esperienza d’esistere e di essere cosciente (sarva loka prasiddha anubhava)

L’argomento di questo secondo capitolo riprende certi concetti precedentemente espressi in alcuni contributi già apparsi su questo Sito[1]

sabato 20 ottobre 2018

René Guénon - L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 1. Generalità sul Vêdânta

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

1. Generalità sul Vêdânta

Il Vêdânta, contrariamente alle opinioni più generalmente in voga fra gli orientalisti, non è una filosofia, né una religione, né qualche cosa che partecipa più o meno dell’una e dell’altra.

venerdì 19 ottobre 2018

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana - 1

Devadatta Kīrtideva Aśvamitra
La distruzione della falsa conoscenza: mithyā vinaśana

I - Presunte prove dell’esistenza di Dio e reale esperienza dell’Esistenza

La dottrina dell’Advaita, è il caso di ricordarlo in questa premessa, non è affatto una semplice speculazione teorica, poiché chi ne segue gli insegnamenti da un guru qualificato usufruisce di essa come metodo (sādhana)[1].

giovedì 18 ottobre 2018

René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta, Premessa

René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta

Premessa

Nelle nostre opere precedenti abbiamo a più riprese annunciato l’intenzione di pubblicare una serie di studi nei quali ci sarebbe stato possibile, secondo i casi, o esporre direttamente taluni aspetti delle dottrine metafisiche dell’Oriente, o adattare queste stesse dottrine nel modo che ci fosse apparso più intelligibile e proficuo, sempre però restando rigorosamente fedeli al loro spirito.

sabato 23 giugno 2018

Marius Schneider, Gli dèi sono canti

Marius Schneider
Gli dèi sono canti

IL SUONO CREATORE DEL MONDO

Un gran numero di informazioni sulla natura della musica e sul suo ruolo nel mondo ci viene dai miti della creazione.

giovedì 21 giugno 2018

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî, Il Reale è l’unico agente dei nostri atti (Mawqîf 65)

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî
Il Reale è l’unico agente dei nostri atti* 

*Mawqîf 65

Dio ha detto:
“Il bene che avrà acquisito sarà computato in suo favore e il male, a suo danno[1].
I teologi, appartenenti alla categoria dei sapienti exoteristi, hanno sviluppato a lungo il discorso relativo alla ricompensa e alla punizione, dato che l’atto del servitore si svolge in funzione del decreto di Dio, della Sua potenza, della Sua volontà e della Sua scienza antecedente; a tal punto che il servitore non dispone di nessun mezzo per cambiare la volontà di Dio.

martedì 22 maggio 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLVIII - La nascita dell’Avatâra

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLVIII - La nascita dell’Avatâra

L’accostamento da noi indicato tra il simbolismo del cuore e quello dell’«Uovo del Mondo» ci porta a segnalare ancora, in merito alla «seconda nascita», un aspetto diverso da quello secondo il quale l’abbiamo preso in esame in precedenza: questo aspetto è quello che la presenta come la nascita di un principio spirituale al centro dell’individualità umana, centro che ‑ com’è noto ‑ è precisamente raffigurato dal cuore.

lunedì 21 maggio 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLVII - «Verbum, Lux et Vita»

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLVII - «Verbum, Lux et Vita»

Abbiamo fatto testé allusione all’atto del Verbo che produce quell’«illuminazione» che è all’origine di ogni manifestazione, e che si ritrova analogicamente al punto di partenza del processo iniziatico; questo ci porta, anche se la questione può sembrare un po’ fuori dell’argomento principale del nostro studio (ma, in virtù della corrispondenza dei punti di vista «macrocosmico» e «microcosmico», si tratta in realtà soltanto di un’apparenza), a segnalare la stretta connessione che esiste, dal punto di vista cosmogonico, tra il suono e la luce, connessione espressa in modo chiarissimo dall’associazione, o piuttosto dalla vera e propria identificazione, istituita all’inizio del Vangelo di san Giovanni tra i termini Verbum, Lux et Vita[1]. 

venerdì 18 maggio 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLVI - Su due motti iniziatici

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLVI - Su due motti iniziatici

Negli alti gradi della Massoneria scozzese esistono due motti il cui senso ha un rapporto con alcune delle considerazioni da noi esposte qui in precedenza: uno è Post Tenebras Lux, e l’altro Ordo ab Chao; e a dire il vero il loro significato è così strettamente connesso da essere pressoché identico, anche se il secondo è forse suscettibile di un’applicazione più ampia[1].


sabato 12 maggio 2018

William C. Chittick, Le cinque presenze divine da Al-Qūnawī a Al-Qayśârī

William C. Chittick
Le cinque presenze divine da Al-Qūnawī a Al-Qayśârī

Probabilmente l'insegnamento più famoso della Scuola di Ibn al-’Arabī dopo «l'Unità dell'Essere» (wahdat al-wujûd) e l'«Uomo Perfetto» (al-insān al-kāmil) è quello delle «Cinque Presenze Divine» (Al-hadarāt al-ilahiyyat al-khams). 

mercoledì 25 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLV - Sull’infallibilità tradizionale

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLV - Sull’infallibilità tradizionale

Dal momento che siamo stati portati a dire qualche parola sulla gerarchia delle funzioni iniziatiche, dobbiamo prendere ancora in esame una questione che a questa si riferisce in modo più particolare, ed è quella dell’infallibilità dottrinale; possiamo a ogni buon conto farlo ponendoci, non soltanto dal punto di vista propriamente iniziatico, ma dal punto di vista tradizionale in generale, il quale comprende sia l’ambito exoterico sia l’ambito esoterico. 

lunedì 23 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLIV - Sulla gerarchia iniziatica

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLIV - Sulla gerarchia iniziatica

Ciò a cui abbiamo accennato alla fine del capitolo precedente, in merito alla gerarchia iniziatica, necessita di essere ulteriormente precisato in alcuni suoi aspetti, giacché, sia sotto tale riguardo sia sotto non pochi altri, troppo frequenti sono le confusioni che si producono, e non soltanto nel mondo puramente profano ‑ cosa che in fondo non farebbe stupire ‑ ma persino fra coloro che per una ragione o per un’altra dovrebbero normalmente essere maggiormente istruiti sull’argomento.

domenica 22 aprile 2018

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî, L’uomo è lui-stesso il suo proprio destino (Mawqîf 299)

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî
L’uomo è lui-stesso il suo proprio destino

Mawqîf 299

Dio ha detto:
“Al collo di ogni uomo abbiamo attaccato l’uccello del suo destino. Il giorno della resurrezione, Gli mostreremo un registro che troverà srotolato: ‘Leggi il tuo registro! Oggi sarai il contabile di te stesso [Ti basterà oggi per rendere conto contro te stesso]”[1].

domenica 15 aprile 2018

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî, Non bisogna adorare Dio che per Dio (Mawqîf 334)

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî
Non bisogna adorare Dio che per Dio* 

*Mawqîf 334

Non credere che coloro che si rallegrano delle loro opere, e che amano essere lodati per ciò che non fanno, siano al riparo dal castigo: un castigo doloroso è riservato loro![1]
Preso nel suo senso letterale, questo versetto contiene in sé la sua spiegazione; ma esso contiene anche due indicazioni supplementari. Sappi che secondo alcune delle sette letture canoniche, esso può essere letto anche alla terza persona plurale: che essi non si immaginino che coloro che si rallegrano delle loro opere…

sabato 14 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLIII - Sulla nozione dell’élite

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLIII - Sulla nozione dell’élite

C’è una parola che abbiamo usato piuttosto di frequente in altre occasioni, e della quale ci resta ancora da precisare qui il senso ponendoci più specialmente dal punto di vista propriamente iniziatico, cosa che in tali occasioni non avevamo fatto, per lo meno in modo esplicito: è la parola élite, della quale ci siamo serviti per indicare qualcosa che non esiste più nello stato attuale del mondo occidentale, e la cui costituzione; o piuttosto la cui ricostituzione, ci appariva essere la condizione prima ed essenziale di un «raddrizzamento» intellettuale e di una restaurazione tradizionale[1]

venerdì 13 aprile 2018

Meister Eckhart, Discorsi del discernimento

Meister Eckhart
Discorsi del discernimento

5. Considera che cosa rende buona la natura e il fondo dell’uomo

La ragione per cui la natura e il fondo dell’uomo, dai quali traggono la loro bontà le opere dell’uomo, sono del tutto buoni, è che lo spirito dell’uomo è completamente rivolto a Dio.

martedì 10 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLII - Trasmutazione e trasformazione

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLII - Trasmutazione e trasformazione

Un’altra questione che si riferisce anch’essa direttamente all’ermetismo è quella della «longevità», «longevità» che è stata considerata una delle caratteristiche dei veri Rosa-Croce, e di cui del resto si parla, le sotto l’una o sotto l’altra forma, in tutte le tradizioni; tale «longevità», il cui ottenimento è generalmente inteso come uno degli scopi dell’alchimia, ed è compreso nel compimento stesso della «Grande Opera»[1], ha diversi significati che occorre aver ben cura di distinguere l’uno dall’altro, perché in realtà si situano a livelli molto diversi fra le possibilità dell’essere.

lunedì 9 aprile 2018

Aḥmad ibn ‘Ajîba, Dell’essenza eterna prima e dopo la rivelazione teofanica

Aḥmad ibn ‘Ajîba
Dell’essenza eterna prima e dopo la rivelazione teofanica

Lode ad Allâh, l’Essere necessario, che si rivela attraverso ogni cosa esistente! La preghiera [ŝalât] e il saluto siano sul seme dell’esistenza e la sorgente delle virtù e della generosità, il nostro signore e maestro Muhammad, il più nobile di tutti coloro che lodano e il più degno d’essere lodato!

sabato 7 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XLI - Qualche considerazione sull’ermetismo

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XLI - Qualche considerazione sull’ermetismo


Abbiamo detto in precedenza che i Rosa-Croce erano propriamente degli esseri pervenuti al compimento effettivo dei «piccoli misteri», e che l’iniziazione rosacrociana, da loro ispirata, era una forma particolare che si incorporava nell’ermetismo cristiano; accostando questo a quel che abbiamo appena spiegato, deve essere già possibile capire che l’ermetismo, in maniera generale, appartiene all’ambito di quella che è denominata l’«iniziazione regale».

venerdì 6 aprile 2018

Plotino, L'Uno è tutte le cose

Plotino
L'Uno è tutte le cose
(Enneade VI, 8 - XII - XIII – Ibid.)

I. L'Uno è "tutte le cose" e al tempo stesso non è neppure una di esse; principio di tutto, voglio dire, non è "tutte le cose" in una maniera qualunque ma è tutto in una maniera trascendente. 

giovedì 5 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XL - Iniziazione sacerdotale e iniziazione regale

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XL - Iniziazione sacerdotale e iniziazione regale

Benché quel che abbiamo appena detto sia tutto sommato sufficiente a fornire un’idea abbastanza precisa dell’iniziazione sacerdotale e dell’iniziazione regale, pensiamo che sia bene insistere ancora un po’ sulla questione dei loro rapporti, a motivo di certe concezioni errate che abbiamo incontrato da diverse parti, e che tendono tutte a presentare ciascuna di queste due iniziazioni come tale da formare di per se stessa un tutto completo, per modo che l’impressione è che si abbia a che fare non con due gradi gerarchici differenti, ma con due tipi di dottrina irriducibili. 

lunedì 2 aprile 2018

Muhammad Ibn Fazlallâh El-Hindi, Epistola sulla manifestazione del Profeta intitolata “Il Dono”

Muhammad Ibn Fazlallâh El-Hindi
Epistola sulla manifestazione del Profeta intitolata “Il Dono”* 

Questo testo di carattere elementare e didattico non contiene indicazioni sulla personalità dell’autore, che mi è noto solo per questo breve trattato, inedito e poco conosciuto nello stesso Oriente. Il solo manoscritto che ho potuto trovare si presenta in uno stato abbastanza mediocre. Ho scelto quest’opera fra centinaia dello stesso genere perché, per l’esoterismo, essa è un po’ l’equivalente di ciò che l’Ummul-barâhîn, o “Piccolo Senussiyah”, è per la dottrina exoterica. 
’Abdul Hadî

domenica 1 aprile 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XXXIX - Grandi misteri e piccoli misteri

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XXXIX - Grandi misteri e piccoli misteri

Nei capitoli che precedono abbiamo in diverse riprese fatto allusione alla distinzione tra i «grandi misteri» e i «piccoli misteri», denominazioni prese dall’antichità greca, le quali sono però suscettibili di un’applicazione affatto generale; ci tocca adesso insistere un po’ su di essa al fine di precisar bene come vada intesa questa distinzione. 

sabato 31 marzo 2018

Chiara Casseler, Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino (Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa) - Parte 4/4

Chiara Casseler
Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino
(Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa)

Parte 4/4

Giona e la teofania del “Tu”.

Quanto alla seconda Persona divina, designabile col pronome Anta, “Tu”, essa sembra indicare una manifestazione teofanica di tipo complementare rispetto a quella della prima Persona. Visti l’uno in rapporto all’altro, Anâ evoca una modalità interiore e Anta, al contrario, una modalità esteriore[1]

venerdì 30 marzo 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XXXVIII - Rosa-Croce e Rosacrociani

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XXXVIII - Rosa-Croce e Rosacrociani

Giacché siamo venuti a parlare dei Rosa-Croce, non sarà forse inutile, benché questo argomento si riferisca più a un caso particolare che all’iniziazione in generale, aggiungere qualche precisazione su di esso, tenuto conto che della denominazione di Rosa-Croce ai giorni nostri ci si serve in modo vago e sovente abusivo, applicandola indistintamente ai personaggi più diversi, fra i quali senza dubbio ben pochi ne avrebbero realmente diritto. 

giovedì 29 marzo 2018

Chiara Casseler, Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino (Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa) - Parte 3/4


Chiara Casseler
Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino (Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa)
Parte 3/4


Il sillogismo.

Vi è, come abbiamo visto, ancora una terza classe di unione nuziale, elencata nel capitolo 21; a essa fa diretta allusione il Kitâb al-yâ’: “La Hâ’ è una cosa che unisce Huwa e Hiya, come il termine medio che lega le due premesse le quali sono condotte alla conclusione, poiché esse sono composte di tre [elementi]. Perciò è indispensabile il termine medio”[1] e, qualche paragrafo più tardi: “Per questo la Hâ’ è il termine medio fra Huwa e Hiya in vista della conclusione, [termine medio] che è unico e dispari”[2].

mercoledì 28 marzo 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XXXVII - Il dono delle lingue

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XXXVII - Il dono delle lingue

Alla questione dell’insegnamento iniziatico e dei suoi adattamenti si ricollega abbastanza direttamente quella di ciò che è chiamato il «dono delle lingue», il quale è spesso menzionato fra i privilegi dei veri Rosa-Croce, o, per parlare più esattamente (giacché il termine «privilegio» potrebbe troppo facilmente dar luogo a false interpretazioni), fra i loro segni caratteristici, ma che è inoltre tale da sopportare una applicazione molto più estesa di quella che è in tal modo fatta a una forma tradizionale particolare. 

martedì 27 marzo 2018

Chiara Casseler, Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino (Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa) - Parte 2/4


Chiara Casseler
Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino
(Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa)

Parte 2/4

Il nome Huwa.

Il termine che traduce, nel dominio tradizionale della lingua sacra, l’Identità divina contiene nella sua stessa struttura l’immagine, per così dire, di Ciò che significa. Né potrebbe essere diversamente, a motivo della perfetta corrispondenza (munâsaba) che correla armonicamente tutti i piani della manifestazione universale.

lunedì 26 marzo 2018

Guénon René, Considerazioni sull'Iniziazione - XXXVI - Iniziazione e «servizio»

René Guénon
Considerazioni sull'Iniziazione

XXXVI - Iniziazione e «servizio»

Fra le caratteristiche delle organizzazioni pseudo-iniziatiche moderne forse non ce n’è una che sia più generalizzata e più sorprendente di quella costituita dal fatto di attribuire un valore esoterico e iniziatico a considerazioni che un senso più o meno accettabile possono realmente averlo soltanto nell’ambito exoterico; simile confusione, che bene s’accorda con l’uso di quelle immagini tratte dalla «vita ordinaria» di cui abbiamo trattato in precedenza, è del resto in qualche modo inevitabile da parte di profani che, volendo farsi passare per quel che non sono, hanno la pretesa di parlare di cose che non conoscono e di cui naturalmente si fanno un’idea che è a misura di quel che sono in grado di capire. 

domenica 25 marzo 2018

Matthew D. J. Scanlan, La Libera Muratoria e il mistero dell’«Accettazione»

Matthew D. J. Scanlan
La Libera Muratoria e il mistero dell’«Accettazione»
1630-1723 - Una pecca fatale

Premessa - Elias Ashmole e la Massoneria

PREMESSA

È noto che le origini della Massoneria moderna sono avvolte dal mistero. 

sabato 24 marzo 2018

Chiara Casseler, Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino (Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa) - Parte 1/4


Chiara Casseler
Saggio introduttivo a Ibn ‘Arabî, Il libro del Sé divino
(Kitâb al-yâ’ wa Huwa kitâb al-Huwa)
Parte 1/4


Qul iy wa-rabbî inna-hu la-haqq.
“Dì «iy», sì, per il mio Signore, invero Egli è Verità”.
(Cor. 10:53; sura di Giona)

Il Libro della lettera yâ’[1]: è questo il primo titolo del corto trattato che qui traduciamo. Ibn ‘Arabî (m. 1240), tuttavia, precisa subito dopo che il “Libro del Sé divino” ne è un equivalente, poiché la yâ’ è un simbolo di Huwa, il Sé supremo e incondizionato.