"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"

domenica 30 novembre 2014

A.K. Coomaraswamy, Destino, Provvidenza e Libero Arbitrio

A.K. Coomaraswamy
Destino, Provvidenza e Libero Arbitrio[1]

Non è possibile pensare ad alcun evento che abbia luogo al di fuori di una possibilità logicamente antecedente ed effettivamente imminente al suo aver luogo; e in questo senso, ogni nuovo individuo è l’esito di una potenzialità prenatale, che muore come potenzialità inizialmente al primo concepimento, e poi durante tutta la vita, man mano che i vari aspetti di questa potenzialità sono ridotti ad atto, in accordo con una volontà in parte conscia e in parte inconscia che cerca sempre di realizzarsi.

sabato 29 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 21. Caino e Abele

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

21. Caino e Abele

Oltre a quelle di cui abbiamo detto finora, la «solidificazione» del mondo ha, nell’ordine umano e sociale, altre conseguenze di cui non abbiamo ancora parlato: essa genera, a questo riguardo, uno stato di cose in cui tutto è contato, registrato e regolamentato, ciò che in fondo non è che un’altra forma di «meccanizzazione».

venerdì 28 novembre 2014

Titus Burckhardt, Introduzione alle dottrine esoteriche dell’Islam, I - La natura del Sufismo, Sufismo e Misticismo

Titus Burckhardt
Introduzione alle dottrine esoteriche dell’Islam 

I - La natura del Sufismo - Sufismo e Misticismo

I manuali scientifici definiscono solitamente il sufismo come «misticismo musulmano». Adotteremmo volentieri l'epiteto «mistico» per indicare ciò che distingue il sufismo dalla religione islamica in quanto tale, se esso fosse ancora inteso nel senso usato dai Padri greci e dalla loro discendenza spirituale, cioè come designante ciò che ha attinenza con la conoscenza dei «misteri».

giovedì 27 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 20. Dalla sfera al cubo

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

20. Dalla sfera al cubo

Dopo aver dato alcune «illustrazioni» di quella che è stata da noi denominata la «solidificazione» del mondo, ci rimane ancora da parlare della sua rappresentazione secondo il simbolismo geometrico, nel quale essa può essere raffigurata come un passaggio graduale dalla sfera al cubo; di fatto, e in primo luogo, la sfera è veramente la forma primordiale, in quanto è la meno «specificata» di tutte perché simile a se stessa in tutte le direzioni, sicché, in un movimento di rotazione qualsiasi intorno al proprio centro, tutte le sue posizioni successive sono sempre rigorosamente sovrapponibili l’una all’altra.[1]

mercoledì 26 novembre 2014

A. K. Coomaraswamy, Il Vedânta e la Tradizione Occidentale


A. K. Coomaraswamy 
Il Vedânta e la Tradizione Occidentale 

"Veramente questi sono i pensieri di tutti gli uomini in tutte le età e terre, non sono miei originali"
Walt Whitman 

I

Ci sono stati maestri come Orfeo, Hermes, Buddha, Lao-tzu e Cristo, sulla cui vicenda umana, così come ci viene tramandata, sono stati posti dei dubbi, altri invece la cui vita non è adombrata dal loro stesso mito. Shankara, come Plotino, San Agostino o Meister Eckhart, fu certamente un uomo tra gli uomini, benché si conoscano con certezza poche cose della sua vita.

martedì 25 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 19. I limiti della storia e della geografia

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

19. I limiti della storia e della geografia

Abbiamo detto in precedenza che; a causa delAbbiamo detto in precedenza che; a causa delle differenze qualitative esistenti fra i diversi periodi di tempo, per esempio fra le diverse fasi di un ciclo come il nostro Manvantara (ed è evidente che, al di là dei limiti di durata della presente umanità, ancor più diverse devono essere le condizioni), nell’ambiente cosmico generale, e specialmente nell’ambiente terrestre che ci riguarda più direttamente, si producono certi cambiamenti di cui la scienza profana, nel suo orizzonte limitato al solo mondo moderno che ne ha visto i natali, non può farsi alcuna idea, cosicché, di qualunque epoca si voglia occupare, tale scienza offre sempre la rappresentazione di un mondo le cui condizioni sarebbero state simili a quelle attuali.

lunedì 24 novembre 2014

Meister Eckhart, Alle gleichen Dinge

Meister Eckhart
Alle gleichen Dinge

Tutte le cose simili si amano reciprocamente e si uniscono l'una con l'altra, e tutte le cose dissimili si fuggono e si odiano reciprocamente.

domenica 23 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 18. Mitologia scientifica e volgarizzazione

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

18. Mitologia scientifica e volgarizzazione

Poiché siamo stati condotti ad accennare a quelle «sopravvivenze» lasciate nella mentalità comune da teorie a cui nemmeno gli scienziati credono più, e che però continuano ad esercitare la loro influenza sull’atteggiamento della generalità degli uomini, sarà bene insistervi ulteriormente, perché si tratta di un argomento che può contribuire a spiegare certi aspetti dell’epoca attuale.

sabato 22 novembre 2014

Ibn 'Arabî, Preghiera sul Profeta

Ibn 'Arabî
Preghiera sul Profeta
Allahumma, diffondi il favore delle Tue preghiere ed estendi la protezione del Tuo saluto sulla Prima Determinazione emergente dalle Tenebre della Signoria[1] e sull'Ultima Discesa proiettata verso il genere umano;

venerdì 21 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 17. Solidificazione del mondo

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi
 

17. Solidificazione del mondo

Ritorniamo ora alla spiegazione della maniera in cui si realizza effettivamente, nell’epoca moderna, un mondo conforme, nella misura del possibile, alla concezione materialistica; per comprenderlo, bisogna anzitutto rammentare che l’ordine umano e l’ordine cosmico non sono in realtà separati, come troppo facilmente ci si immagina ai giorni nostri, ma che al contrario sono così strettamente legati che ciascuno di essi reagisce costantemente sull’altro, e che esiste sempre una corrispondenza fra i loro rispettivi stati.

giovedì 20 novembre 2014

Mundaka Upanishad


Mundaka Upanishad 

La Mundaka Up., che appartiene all'Atharvaveda, è una delle Upanisad più celebrate e commentate nell'India. Il titolo sembra significare che essa si rivolge a un ordine di asceti che seguivano il voto della «rasatura» del capo; ma potrebbe pure alludere all'effetto dell'insegnamento in essa impartito, che è tale da «radere», ossia distruggere, l'errore.

mercoledì 19 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 16. La degenerazione della moneta

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi

16. La degenerazione della moneta

Giunti a questo punto della nostra esposizione, non sarà forse inutile fare una digressione, almeno in apparenza, per dare, sia pure molto sommariamente, alcune indicazioni su una questione che può sembrare soltanto un riferimento ad un fatto molto particolare, ma che costituisce invece un esempio lampante dei risultati della concezione della «vita ordinaria», ed in pari tempo una eccellente «illustrazione» del modo in cui quest’ultima è legata al punto di vista esclusivamente quantitativo, e che, soprattutto attraverso quest’ultimo aspetto, si ricollega in realtà direttamente al nostro argomento: si tratta della questione della moneta.

martedì 18 novembre 2014

Ibn ‘Arabî, Differenze dello statuto dell’inviato (rasûl) e del profeta (nabî)

Ibn ‘Arabî 
Differenze dello statuto dell’inviato (rasûl) e del profeta (nabî)

Allâh ha stabilito fra le Sue creature, dei Califfi che guidano al Modello originale dell’Inviato, e degli inviati – su loro la Pace divina! - che a questo sono guidati essi stessi. Loro riconoscono l’eccellenza di chi li ha preceduti perché l’Inviato ha il potere di emanare delle nuove regole, cosa che il califfo non può fare… perché la scienza e l’autorità che (l’Altissimo) gli conferisce riguardo a quello che prescrive non può oltrepassare quanto è stato prescritto all’Inviato in modo specifico (ovverosia in ragione della sua funzione propria di inviato).

lunedì 17 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 15. L’illusione della «vita ordinaria»

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi

15. L’illusione della «vita ordinaria»

L’atteggiamento materialistico, si tratti di materialismo esplicito e formale o di semplice materialismo «pratico», apporta necessariamente, in tutta la costituzione «psicofisiologica» dell’essere umano, una modificazione reale e molto importante; ciò è facilmente comprensibile, e, in effetti, non c’è che da guardarsi attorno per constatare come l’uomo moderno sia divenuto veramente impermeabile a qualsiasi influenza diversa da quella che cade sotto i suoi sensi; non solo le sue facoltà di comprensione sono divenute sempre più limitate, ma ugualmente si è ristretto il campo stesso della sua percezione.

sabato 15 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, 14. Meccanicismo e materialismo

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi

14. Meccanicismo e materialismo 

Il primo prodotto del razionalismo, nel campo cosiddetto «scientifico», fu il meccanicismo cartesiano; il materialismo doveva venire solo più tardi, poiché, come abbiamo spiegato altrove, il termine, e ciò che esso rappresenta datano propriamente dal secolo XVIII; del resto, quali che fossero le intenzioni dello stesso Cartesio (ed infatti dalle sue idee spinte fino alle estreme conseguenze logiche si sono potute trarre teorie assai contrastanti fra loro), c’è pur sempre dall’uno all’altro una filiazione diretta.

venerdì 14 novembre 2014

Ibn ‘Arabî, Fusûs al-Hikam: La sapienza divina (al-hikmat al-ilâhiyah) nel Verbo di Adamo

Ibn ‘Arabî
Fusûs al-Hikam - La saggezza dei Profeti

La sapienza divina (al-hikmat al-ilâhiyah) nel Verbo di Adamo*

Dio (al-haqq) volle vedere le essenze (a'yan)[1] dei suoi nomi perfettissimi (al-asma al-husna), che il numero non può esaurire - e se vuoi, puoi anche dire: Dio volle vedere la propria essenza ('ayn)[2] - in un oggetto (kawn) totale che, essendo dotato dell'esistenza (al-wujûd)[3], riassuma l'intero ordine divino (al-amr)[4], per manifestare cosf il suo mistero (sirr) a Se stesso[5].

giovedì 13 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 13. I postulati del razionalismo

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

13. I postulati del razionalismo

Abbiamo detto che è in nome di una scienza e di una filosofia definite «razionali» che i moderni pretendono escludere qualsiasi «mistero» dal mondo così come se lo raffigurano, e in effetti si può constatare che più angusti sono i limiti di una concezione, più essa è considerata strettamente «razionale»; è notorio d’altronde che, a cominciare dagli «enciclopedisti» del secolo XVIII, i più accaniti negatori di ogni realtà sovrasensibile mostrano una tendenza particolare ad invocare la «ragione» ad ogni piè sospinto e a proclamarsi «razionalisti».

mercoledì 12 novembre 2014

Lao-tze, Tao Te Ching - Il libro della Via e della Virtù

Lao-tze
Tao Te Ching - Il libro della Via e della Virtù*
道德經

1 - Delinea il Tao

Il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao, il nome che può essere nominato non è l'eterno nome.
Senza nome è il principio del Cielo e della Terra, quando ha nome è la madre delle diecimila creature.
Perciò chi non ha mai desideri ne contempla l'arcano, chi sempre desidera ne contempla il termine.
Quei due hanno la stessa estrazione anche se diverso nome ed insieme sono detti mistero, mistero del mistero, porta di tutti gli arcani.

道可道,非常道。名可名,非常名。無名天地之始;有名萬物之母。故常無欲,以觀其妙;常有欲,以觀其徼。此兩者,同出而異名,同謂之玄。玄之又玄,衆妙之門

martedì 11 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 12. L’odio per il segreto

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi

12. L'odio per il segreto

C’è un punto, da noi toccato solo incidentalmente nelle pagine che precedono, sul quale è opportuno insistere ancora: si tratta della tendenza alla «volgarizzazione» (e questo è ancora uno di quei termini ben significativi per dipingere la mentalità moderna), cioè della pretesa di porre tutto «alla portata di tutti», che già abbiamo segnalato come una conseguenza delle concezioni «democratiche», e che equivale in definitiva a voler abbassare la conoscenza fino al livello delle intelligenze inferiori.

domenica 9 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 11. Unità e semplicità

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

11. Unità e semplicità

Il bisogno di semplificare, per quel che ha di illegittimo e abusivo, è, come abbiamo detto, un tratto distintivo della mentalità moderna. In virtù di questo bisogno, applicato al campo scientifico, certi filosofi sono arrivati a sostenere, come una specie di «pseudo-principio» logico, l’affermazione che «la natura agisce sempre per le vie più semplici».

sabato 8 novembre 2014

Ibn 'Arabî, Le sfaccettature del cuore (Risâlah fî awjuhi-l-qalb)

Ibn 'Arabî
Le sfaccettature del cuore (Risâlah fî awjuhi-l-qalb)

Notizia bibliografica.
Il piccolo trattato di Sheikh al-Akbar tradotto qui sotto, che non è mai stato stampato, è attestata da 8 manoscritti provenienti dalle collezioni della Turchia (Cf. O. Yahya, Histoire et classification de l'oeuvre d'Ibn Arabî, R.G. n° 62). Per la nostra traduzione ci siamo basati su tre di questi: Carullah 2080i, fol. 1 b - 2A, basato sull'originale in h. 791 in Konya. Aya Sofya 4875, pp. 202-204; Nafiz 685, pp. 699-703, datato 1098 H.

venerdì 7 novembre 2014

René Guénon Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 10. L’illusione delle statistiche

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

10. L’illusione delle statistiche

Ritorniamo ora a considerare il punto di vista più propriamente «scientifico» come lo intendono i moderni.

mercoledì 5 novembre 2014

A.K. Coomaraswamy, Perché esporre le opere d’arte?

A.K. Coomaraswamy
Perché esporre le opere d’arte?

A che cosa serve un Museo d'Arte? Come implica la parola Curator (1), la funzione primaria ed essenziale di un tale museo è la custodia e la preservazione di opere d'arte antiche o uniche nel loro genere che, prive ormai della loro collocazione originaria o dell'utilizzazione a cui erano state destinate, rischiano di andare in rovina per abbandono o per altri motivi.

martedì 4 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 9. Il doppio senso dell’anonimato

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

9. Il doppio senso dell’anonimato

A proposito della concezione tradizionale dei mestieri, che fa tutt’uno con quella delle arti, dobbiamo segnalare un’altra questione importante: le opere dell’arte tradizionale, ad esempio quella medioevale, sono generalmente anonime, ed è del tutto recente il tentativo, frutto dell’«individualismo» moderno, di attribuire taluni nomi conservati dalla storia a capolavori noti, tentativo che conduce ad «attribuzioni» spesso fortemente ipotetiche.

lunedì 3 novembre 2014

Charles-André Gilis, Presentazione a Ibn Arabî - Kitâb Fusûs al-Hikam 
(“Il Libro dei Castoni delle Saggezze”)


Charles-André Gilis
Presentazione a Ibn  Arabî - Kitâb Fusûs al-Hikam 
(“Il Libro dei Castoni delle Saggezze”)

L’opera di cui presentiamo la traduzione integrale svolge, in seno all’esoterismo islamico come nell’intero universo tradizionale, una funzione eccezionale.

domenica 2 novembre 2014

René Guénon, Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi - 8. Mestieri antichi e industria moderna

René Guénon
Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi 

8. Mestieri antichi e industria moderna

L’opposizione esistente tra i mestieri antichi e l’industria moderna è, in fondo, un caso particolare e come un’applicazione dell’opposizione fra i due punti di vista qualitativo e quantitativo, rispettivamente predominanti negli uni e nell’altra.

sabato 1 novembre 2014

Alberto De Luca, Cambiare l'oggetto dello sguardo della propria anima: il pentimento

Alberto De Luca
Cambiare l'oggetto dello sguardo della propria anima: il pentimento

In studi precedenti, crediamo di aver sufficientemente esposto che cosa sia il fatâ essenzialmente, e quindi che cosa egli dovrebbe essere.