"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"

martedì 30 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - IV. Le interpretazioni occidentali - 6. Osservazioni finali

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

IV. Le interpretazioni occidentali
6. Osservazioni finali

Trattando delle interpretazioni occidentali ci siamo volontariamente tenuti, per quanto possibile, sulle generali, per non sollevare questioni personali, spesso fastidiose e del resto inutili quando si tratta unicamente, come in questo caso, di un punto di vista dottrinale.

lunedì 29 giugno 2015

Ahmad Al-Alawi, Invocazione (Du'â)

Ahmad Al-Alawi
Invocazione (Du'â)

Mio Dio, come conoscerti
Tu che sei l'Interiore, 

Colui che non si lascia conoscere per le forme? 


domenica 28 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - IV. Le interpretazioni occidentali - 5. Il «Vêdânta» occidentalizzato

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

IV. Le interpretazioni occidentali
5. Il «Vêdânta» occidentalizzato

Dobbiamo ancora menzionare, in un ordine di idee più o meno connesso con quello del «teosofismo», alcuni «movimenti» che, quantunque nati nell’India, hanno nondimeno un’ispirazione occidentale, e dove intervengono in modo prioritario quelle influenze politiche a cui accennavamo nel capitolo precedente.

sabato 27 giugno 2015

Shankarâchârya, Breve esposizione della sentenza Laghuvakyavrtti

Shankarâchârya
Breve esposizione della sentenza Laghuvakyavrtti

1. Il corpo fisico è composto di materia, il corpo sottile è costituito dal contenuto della mente. Le facoltà mentali, le forze vitali e gli organi di percezione e di azione, formano il corpo sottile.

venerdì 26 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù- IV. Le interpretazioni occidentali - 4. Il teosofismo

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

IV. Le interpretazioni occidentali
4. Il teosofismo

Se, pur deplorando la cecità degli orientalisti ufficiali, si deve almeno rispettarne la buona fede, le cose cambiano quando si considerano gli autori e i propagatori di certe teorie di cui dobbiamo ora occuparci, e che possono solo gettare il discredito sugli studi orientali e allontanarne le intelligenze serie, seppure male informate, presentando loro, come espressione autentica delle dottrine dell’India, una serqua di farneticazioni e assurdità sicuramente indegne di attenzione.

giovedì 25 giugno 2015

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî, Il rinnovamento delle forme nella creazione nuova (Mawqîf 39)

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî
Il rinnovamento delle forme nella creazione nuova 

Dio ha detto:
“Tuttavia, essi dubitano a proposito della creazione nuova”[1].
È menzionato nella Raccolta della tradizione autentica che l’Inviato (saws) ha visto Jibrîl (Gabriele) due volte secondo la sua forma.

mercoledì 24 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - IV. Le interpretazioni occidentali - 3. La scienza delle religioni

René Guénon 
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

IV. Le interpretazioni occidentali
3. La scienza delle religioni

Un notevole esempio dell’influenza tedesca è offerto da quella che viene chiamata «scienza delle religioni», su cui vale la pena dire qualche parola, poiché la sua origine è precisamente dovuta agli studi di indologia; ciò mostra subito che la parola «religione» non è qui intesa nel significato esatto che noi le abbiamo riconosciuto.

martedì 23 giugno 2015

Ibn 'Arabi, Del rinnovamento della creazione in ogni istante - (Al-Futûhâtu-l-Makkiyyah cap. 334)

Ibn 'Arabi
Del rinnovamento della creazione in ogni istante
(Al-Futûhâtu-l-Makkiyyah cap. 334)
 
Sappi che l'idea di un «rinnovamento dell’annientato» [tajdîd al-ma’dûm] non è applicabile che all’«annientamento relativo» (ma’dûm idâfî) per esempio, l’«annientamento» di Zayd nella casa presso la quale ritorna dopo essere stato assente significa semplicemente che non era presente (ma’dûm) perché si trovava (wujûd) al mercato.

lunedì 22 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - IV. Le interpretazioni occidentali - 2. L’influsso tedesco

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

IV. Le interpretazioni occidentali
2. L’influsso tedesco 

È singolare come i primi indianisti, che erano soprattutto inglesi, senza dare prova di una comprensione molto profonda, abbiano spesso detto cose più giuste dei loro successori; indubbiamente hanno anch’essi commesso degli errori, ma che per lo meno non portavano un carattere sistematico e non nascevano da preconcetti, seppure inconsapevoli.

domenica 21 giugno 2015

Pietro Mancuso, Ramana Maharshi. Un saggio dell’età dell’oro - III - Tiruvannamalai

Pietro Mancuso 
Ramana Maharshi. Un saggio dell’età dell’oro

Tiruvannamalai
Paul Brunton in «India segreta» narra del suo incontro con il Maharshi e scrive :
«Con tre rupie in tasca e senza conoscere niente del mondo, cominciò il viaggio verso l’interno del sud. I sorprendenti incidenti che avvennero durante il viaggio provano decisamente che era guidato e protetto da qualche misterioso potere.

sabato 20 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - IV. Le interpretazioni occidentali - 1. L’orientalismo ufficiale

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

IV. Le interpretazioni occidentali
1. L’orientalismo ufficiale

Sull’orientalismo ufficiale diremo qui ben poco, dato che abbiamo già più volte segnalato l’insufficienza dei suoi metodi e l’erroneità delle sue conclusioni: se dunque lo abbiamo quasi costantemente tenuto presente, mentre non ci preoccupavamo molto delle altre interpretazioni occidentali, la ragione è che esso si presenta almeno con una parvenza di serietà che le ultime non hanno, obbligandoci così a un distinguo che torna a suo vantaggio.

venerdì 19 giugno 2015

Havismat (Guido De Giorgio), Commento al V Canto della Divina Commedia

Havismat (Guido De Giorgio) 
Commento al V Canto della Divina Commedia

Minos, a guardia del secondo cerchio, legislatore e giudice, rappresentante di un ciclo tradizionale a Creta dove si celebravano i misteri di Cibele è qui il distributore delle gerarchie infernali, e il cingersi la coda per significare l’ordine di […?] può intendersi come l’immagine di una involuzione del sapere che determina l’assegnamento a tale o tal’altro cerchio.

giovedì 18 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 16. L’insegnamento tradizionale

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
16. L’insegnamento tradizionale

Abbiamo detto che la casta superiore, quella dei Brâhmana ha come funzione essenziale di conservare e trasmettere la dottrina tradizionale; è la sua vera ragione d’essere, perché sulla dottrina riposa l’intero ordinamento sociale, che non può trovare altrove i principi, senza i quali non vi è niente di stabile né di duraturo.

mercoledì 17 giugno 2015

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî, Il compagnonaggio di Dio (Mawqîf 22)

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî
Il compagnonaggio di Dio 

È fatta menzione nella Raccolta della tradizione autentica che Dio ha detto:
“Io sono il compagno di colui che M’invoca, ecc…”

martedì 16 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 15. Considerazioni complementari sull’insieme della dottrina

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
15. Considerazioni complementari sull’insieme della dottrina

In questa trattazione, che abbiamo voluto il più sintetica possibile, ci siamo costantemente prefissi di mostrare, unitamente ai caratteri distintivi dei sei darshana, come ognuno di essi si ricolleghi alla metafisica, che è il centro comune a partire dal quale si sviluppano, in direzioni diverse, tutti i rami della dottrina; così facendo, del resto, ci si offriva l’occasione di precisare un certo numero di punti importanti quanto alla concezione d’assieme della dottrina.

lunedì 15 giugno 2015

Sallustio, Sugli Dei e il Mondo

Sallustio* 
Sugli Dei e il Mondo[1]

Capitolo I
1. Quelli che intendono istruirsi sugli dèi devono essere stati ben allevati da fanciulli, e non essere cresciuti in mezzo a stolte opinioni; e in più essere buoni e assennati per natura, per avere qualcosa di affine ai discorsi. Inoltre devono conoscere le nozioni comuni.

domenica 14 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 14. Il «Vêdânta»

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
14. Il «Vêdânta»

Con il Vêdânta ci troviamo, come abbiamo detto, nella sfera della metafisica pura; è dunque superfluo ripetere che non si tratta né di una filosofia né di una religione, quantunque gli orientalisti vogliano necessariamente vedervi l’una o l’altra, o anche, come Schopenhauer, l’una e l’altra a un tempo.

sabato 13 giugno 2015

Ibn 'Arabî, Consigli all’aspirante

Ibn 'Arabî
Consigli all’aspirante

Sappi, o murîd[1], dove sta la salute della tua anima. La cosa che ti è necessaria prima di ogni altra è la ricerca di un maestro (ustâdh)[2] che ti faccia vedere i difetti della tua anima e ti sottragga all’obbedienza verso essa, dovessi andare a cercarlo alle estremità del mondo.

venerdì 12 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 13. La «Mîmânsâ»

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
13. La «Mîmânsâ»

La parola mîmânsâ significa letteralmente «riflessione profonda»; essa si applica in linea generale allo studio riflessivo del Vêda che ha lo scopo di determinare il senso esatto della shruti e di trarne le conseguenze implicite sia nell’ordine pratico che in quello intellettuale.

giovedì 11 giugno 2015

Dhammapada

Dhammapada

Indice 
Il dito che indica la luna 
I. Versi gemelli - II. La consapevolezza - III. La mente - IV. Fiori - V. L’inconsapevole - VI. Il saggio - VII. L’illuminato - VIII. Migliaia - IX. Il male - X. La violenza - XI. La vecchiaia - XII. Te stesso - XIII. Il mondo - XIV. Il risvegliato - XV. La gioia - XVI. Il piacere - XVII. L’ira - XVIII. L’impurità - XIX. Il seguace del dharma - XX. Il cammino - XXI. Versi vari - XXII. La caduta - XXIII. L’elefante - XXIV. La bramosia - XXV. Il bhikshu - XXVI. Il bramino

mercoledì 10 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 12. Lo «Yoga»

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
12. Lo «Yoga»

La parola yoga ha propriamente il significato di «unione»; incidentalmente diremo, benché la cosa abbia in definitiva poca importanza, che non sappiamo perché un buon numero di autori europei usi questo termine al femminile, quando è maschile in sanscrito.

martedì 9 giugno 2015

Jean Tourniac, La Tradizione primordiale

Jean Tourniac
La Tradizione primordiale

Cap. II di: Melkitsedeq ou la Tradition Primordiale
Terminologia: Guénon attribuisce tutta la dottrina tradizionale e la legittimità delle organizzazioni che veicolano un’«influenza spirituale», di natura esoterica, alla fase iniziale della "Tradizione primordiale."

lunedì 8 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 11. Il «Sânkhya»

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
11. Il «Sânkhya» 

Il Sânkhya si riferisce ancora all’ambito della natura, ossia della manifestazione universale, ma questa volta considerato, come abbiamo già detto, in modo sintetico, partendo dai principi che determinano la sua produzione e dai quali trae tutta la sua realtà.

domenica 7 giugno 2015

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî, I segreti signoriali presso il maestro e il discepolo (Mawqîf 158)

'Abd Al-Qâdir al-Jazâ'irî
I segreti signoriali presso il maestro e il discepolo*

Dio ha detto[1]:
“Non affidate agli insensati i beni che Dio vi ha donato per permettervi di sussistere…[2].
Questi versetti sono un mezzo a un tempo di educazione, di conoscenza e di direzione per coloro che sono ben guidati. Sappi che l’insensato, per la gente comune, è colui che dilapida i beni e li dispensa in modo sconsiderato; non sapendo bene come amministrarli, egli non li distribuisce come conviene.

sabato 6 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 10. Il «Vaishêshika»

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
10. Il «Vaishêshika»

La denominazione del Vaishêshika è tratta dalla parola vishêsha, che significa «carattere distintivo» e di conseguenza «cosa individuale»; questo darshana è perciò costituito dalla conoscenza delle cose individuali in quanto tali, esaminate in modo distintivo nella loro esistenza contingente.

venerdì 5 giugno 2015

Guido De Giorgio, La Tradizione Primordiale


Guido De Giorgio
La Tradizione Primordiale
 

La verità di Dio non può essere che una come il tutto è uno, come il principio del ritmo è il silenzio, della voce l'ineffabile, delle forme l'informale, ma le vie per giungere a Dio sono varie perché tutto è in Lui ed ogni punto della circonferenza è equidistante dal centro, cioè purché sia nell'asse centripeto che chiameremo asse tradizionale.

giovedì 4 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 9. Il «Nyâya»

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
9. Il «Nyâya»

La parola nyâya ha come significato proprio quello di «logica» e anche di «metodo»; dire, come fanno certuni, che ha cominciato col designare una scuola e in seguito è diventata sinonimo di logica, significa sovvertire ogni ordine naturale, poiché, seppure si ammette che una scuola debba caratterizzarsi con un nome che abbia un significato preliminare, è esattamente il contrario che sarebbe potuto avvenire, ammesso che un darshana possa essere monopolio di una qualsiasi scuola.

mercoledì 3 giugno 2015

Carmela Crescenti, Islâm interiore e dottrina in Ibn ‘Arabî

Carmela Crescenti
Islâm interiore e dottrina in Ibn ‘Arabî

Volendo parlare di islâm e di Ibn Arabî, non si può far altro che introdurre all’ambiente e alla dottrina sufi in cui Ibn Arabi si inserisce a pieno titolo.

martedì 2 giugno 2015

René Guénon, Introduzione generale allo studio delle dottrine indù - III. Le dottrine indù - 8. I punti di vista della dottrina

René Guénon
Introduzione generale allo studio delle dottrine indù

III. Le dottrine indù
8. I punti di vista della dottrina

Le osservazioni precedenti permettono di capire come nell’unità essenziale di una stessa dottrina tradizionale coesista una molteplicità di punti di vista che non modifica in nulla tale unità.