Melisso di Samo
I frammenti sull'Essere
Melisso di Samo, anch’egli discepolo di Parmenide, fu il generale che sconfisse la flotta ateniese nel 441-40 a. C. È questa l'unica notizia 'che abbiamo della sua vita (Plutarco, Per., 26), la cui acmé è appunto situata in quella data. In uno scritto in prosa Sulla natura o sull’essere, Melisso difendeva polemicamente la dottrina di Parmenide, specialmente contro Empedocle e Leucippo. La prova della fondamentale falsità della conoscenza sensibile è, secondo Melisso, che essa ci testimonia nello stesso tempo la realtà delle cose e il loro mutamento. Ma se le cose fossero reali, non muterebbero; e se mutano, non sono reali. Non esistono dunque cose molteplici, ma solo l’unità (fr. 8, Diels). Come Zenone polemizzava di preferenza contro il movimento, così Melisso polemizza di preferenza contro il mutamento.