Lao-tze
Hua Hu Ching - III
55
Le pratiche degli antichi maestri integrano
scienza, arte, e personale sviluppo spirituale.
Mente, corpo e spirito partecipano in modo uniforme.
"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"
mercoledì 21 agosto 2019
sabato 17 agosto 2019
René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 24. Lo stato spirituale dello Yogî: l’«Identità Suprema»
René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta
24. Lo stato spirituale dello Yogî: l’«Identità Suprema»
Per ciò che concerne lo stato dello Yogî, che, con la Conoscenza, è «liberato in vita» (jîvan-mukta) e ha realizzato l’«Identità Suprema», citeremo ancora Shankarâchârya;[1] quanto egli dice al riguardo, mostrando le possibilità più alte che l’essere può raggiungere, servirà allo stesso tempo da conclusione a questo studio.
lunedì 12 agosto 2019
Lao-tze, Hua Hu Ching - II
Lao-tze
Hua Hu Ching - II
28
Si è tentati di vedere i cieli vasti e luminosi come il corpo del Tao.
Sarebbe un errore, comunque.
Se si identifica il Tao con una forma particolare, non si potrà mai vederlo.
Hua Hu Ching - II
28
Si è tentati di vedere i cieli vasti e luminosi come il corpo del Tao.
Sarebbe un errore, comunque.
Se si identifica il Tao con una forma particolare, non si potrà mai vederlo.
giovedì 8 agosto 2019
René Guénon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta - 23. Vidêha-mukti e jîvan-mukti
René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta
23. Vidêha-mukti e jîvan-mukti
La Liberazione, nell’ultimo caso di cui abbiamo parlato, è propriamente la liberazione fuori della forma corporea (vidêha-mukti), ottenuta al momento della morte in modo immediato, poiché la Conoscenza è già virtualmente perfetta prima della fine dell’esistenza terrena; deve essere dunque distinta dalla liberazione differita e graduale (krama-mukti), ma anche da quella ottenuta dallo Yogî già in questa vita (jîvan-mukti), in virtù della Conoscenza, non più soltanto virtuale e teorica, ma pienamente effettiva, tale cioè da realizzare veramente l’«Identità Suprema».
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