René Guénon
L’uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta
14. Lo stato di sonno profondo o la condizione di Prâjna
«Quando l’essere che dorme non prova alcun desiderio e non è soggetto ad alcun sogno, il suo stato è quello di sonno profondo (sushupta-sthâna); colui (vale a dire Âtmâ stesso in questa condizione) che in questo stato è divenuto uno (senza alcuna distinzione o differenziazione),[1] che si è identificato con un insieme sintetico (unico e senza determinazione particolare) di Conoscenza integrale (Prajnâna-ghana),[2] che è (per penetrazione e assimilazione intima) pieno di Beatitudine (ânandamaya), che gode veramente di questa Beatitudine (Ânanda, quale dominio a lui proprio) e la cui bocca (lo strumento di conoscenza) è (unicamente) la Coscienza totale (Chit) stessa (senza intermediari o particolarizzazioni di alcun genere), costui è chiamato Prâjna (Colui che conosce al di fuori e di là da ogni condizione speciale): questa è la terza condizione».[3]