Detti e fatti
dei Padri del deserto
Di Dio
Di Dio
«Se l'uomo non dice nel suo cuore:
«Dio e io siamo soli al mondo", non avrà mai riposo», disse l'abate
Alonio.
Diceva l'abate Mios: «Obbedienza
per obbedienza. Se uno obbedisce a Dio, Dio gli obbedisce».
«Se l'uomo lo volesse, una sola
giornata, dal mattino alla notte, gli basterebbe per raggiungere la misura
della divinità», disse l'abate Monio.
Un anziano disse: «Se vuoi vivere,
o uomo, secondo la legge di Dio, avrai per protettore l'autore stesso di quella
legge».
Un anziano diceva: «Se il tuo
pensiero dimora in Dio, la forza di Dio dimora in te».
Un anziano disse: «Non feci mai un
passo senza sapere dove posassi il piede. Mi fermavo a riflettere, senza
cedere, sino a che Dio non mi prendesse per mano».
Un anziano ha detto: «Quanto uno
si sarà reso folle per il Signore, altrettanto il Signore lo renderà saggio».
L'abate Iperechio ha detto: «Abbi
sempre nello spirito il Regno dei Cieli, e presto l'avrai in eredità».
L'abate Mosè disse: «Tutto quello
che può pensare un uomo su quanto è sotto il cielo e su quanto è sopra il
cielo, è inutile. Solo colui che persevera nel ricordo di Gesù è nella verità»
Un anziano disse: «Lo sforzo e la
sollecitudine di non peccare hanno un solo scopo: non scacciare dalla nostra
anima Dio che vi abita».
Gregorio disse: «Che la tua opera
sia pura per la presenza del Signore e non per l'ostentazione».
Si domandò al nostro santo padre
Atanasio, l'arcivescovo di Alessandria: «In qual modo il Figlio è uguale al
Padre?». Rispose: «Come la vista nei due occhi»
Un anziano disse: «Faccio ciò di cui l'uomo ha bisogno:
temere il giudizio di Dio, odiare il peccato, amare la virtù, e pregare Dio
senza intermissione».
Un anziano disse: «Giuseppe d'Arimatea prese il Corpo di
Gesù e lo mise in una sindone monda e in un sepolcro nuovo, cioè in un uomo
nuovo. Che ciascuno abbia gran cura di non peccare per non oltraggiare Dio che
abita in lui, e per non scacciarlo dalla sua anima. La manna fu data a Israele
per nutrirsi nel deserto, ma al vero Israele è stato dato il Corpo di Cristo».
Un anziano diceva: «Un uomo non può essere buono anche se ne
ha la volontà e se vi si applica con tutte le sue forze, se Dio non abita in
lui, poichè nessuno è buono se non Dio».
Un anziano disse: «Dio abita in colui nel quale non penetra
niente di estraneo».
Un anziano diceva: «Sopporta obbrobrio e afflizione per il
nome di Gesù con umiltà e cuore contrito. E mostra davanti a lui la tua
debolezza ed egli diverrà la tua forza».
L'abate Amun disse: «Sopporta ogni uomo come Dio ti sopporta».
Un anziano disse: «Se l'uomo fa la volontà del Signore, non
finisce mai di udire la voce interiore».
L'abate Giacomo disse [a un fratello]: «Forza il tuo cuore a
venire dal Signore». E il fratello disse: «Come, padre mio?». L'anziano gli
rispose: «Come Gesù forzò i suoi discepoli a salire sulla barca, nello stesso
modo tu forza il tuo cuore a venire dal Signore».
L'abate Giovanni ha detto: «Questa parola è scritta nel
Vangelo: "Quando Gesù chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro, le sue mani e i
suoi piedi erano legati e il suo viso cinto da un lino; Gesù lo sciolse e lo
congedò. Noi dunque abbiamo le mani e i piedi legati e il nostro viso è stato
coperto con un lino dalle mani del nemico? Se dunque ascoltiamo Gesù, Egli ci
slegherà da tutto questo e ci libererà dalla schiavitù di tutti questi cattivi
pensieri. Saremo allora figli del Signore, riceveremo le promesse in eredità e
saremo figli del Regno Eterno».
Tratto da Detti e fatti dei Padri del deserto, Rusconi Libri
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