"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"

sabato 31 maggio 2014

Nino De Falco, Incontro di Dante Alighieri e il Profeta Muhammad

Nino De Falco 
Incontro di Dante Alighieri e il Profeta Muhammad*

*N.d.R.: pubblichiamo questo studio che, seppur non parta da una base di conoscenze tradizionali, ignori quanto sia implicato nel viaggio iniziatico di Dante e utilizzi una terminologia spesso non idonea, propone una lettura inedita delle terzine relative all'incontro descritto nella Divina Commedia tra Dante e il Profeta Muhammad. Lasciamo al lettore il giudizio finale di questa interpretazione.

venerdì 30 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. VII - I numerici simbolici

René Guénon
L'esoterismo di Dante

VII - I numeri simbolici

Prima di passare alle considerazioni che riguardano la teoria dei cicli cosmici, dobbiamo fare alcune osservazioni sul ruolo ricoperto dal simbolismo dei numeri nell’opera di Dante; a questo proposito abbiamo trovato alcune indicazioni molto interessanti in uno studio del professor Rodolfo Benini,[1] il quale tuttavia non ne ha tratto tutte le conclusioni che esse ci sembrano comportare. È ben vero che lo studio è una ricerca sul piano primitivo dell’Inferno, intrapresa con intenzioni di ordine soprattutto letterario; ma le constatazioni alle quali conduce questa ricerca hanno in realtà una portata assai maggiore.

giovedì 29 maggio 2014

Franco Galletti, Il percorso di Dante nei tre mondi - Le due vie

Franco Galletti
Il percorso di Dante nei tre mondi - Le due vie

“...Per tornar altra volta
là dov’io son, fo io questo viaggio”[1]

Con questi versi Dante risponde al caro amico defunto, il musicista Casella, che sulla spiaggia del Purgatorio gli ha chiesto la ragione del suo viaggio nell’al di là. Dovremo tentare di approfondire queste poche parole, perché Dante non dà molte spiegazioni sulla natura e sullo scopo del suo percorso, se si eccettuano le criptiche allusioni del I Canto dell’Inferno, che ora preliminarmente richiameremo.

mercoledì 28 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. VI - I tre mondi

René Guénon
L'esoterismo di Dante

VI - I tre mondi

La distinzione dei tre mondi, che costituisce il piano generale della Divina Commedia, è comune a tutte le dottrine tradizionali, ma assume forme diverse, e anche in India ve ne sono due che non coincidono tra loro, pur non essendo in contraddizione, e che corrispondono soltanto a punti di vista diversi.

martedì 27 maggio 2014

Liber scalae Machometi - Il Libro della Scala di Maometto

Liber scalae Machometi
Il Libro della Scala di Maometto

1

Qui comincia il libro che in arabo si intitola Halmahereig, che in latino significa: "salire in alto". Maometto lo compose, e gli diede tale nome. Per questo è chiamato così dalle genti. Il libro narra dell'ascesa di Maometto, del modo in cui salì al cielo per mezzo di una scala, come apprenderete da quel che segue. E vide tutte le mirabili cose che Dio gli mostrò, come lui afferma e il libro riporta.

lunedì 26 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. V - Viaggi extra-terrestri nelle differenti tradizioni

René Guénon 
L'esoterismo di Dante 

V - Viaggi extra-terrestri nelle differenti tradizioni

Una questione che sembra essere stata motivo di grande preoccupazione per la maggior parte dei commentatori di Dante riguarda le fonti cui conviene ricollegare la sua concezione della discesa agli Inferi, ed è anche un punto su cui l’incompetenza di quanti hanno studiato tali questioni in maniera tutta «profana» appare più nettamente.

domenica 25 maggio 2014

Marius Mora, Antenora


Marius Mora 
Antenora*


Il tesoro di una nazione è la sua onestà[1]
Ezra Pound

Nell’Inferno di Dante il Cocito è un lago ghiacciato reso tale dal vento gelido prodotto dal battito delle ali di Lucifero posto al suo centro[2]; in questo caso il contrappasso[3], che descrive la pena dei dannati che l’abitano, evoca la loro attitudine da vivi in quanto la «freddezza» si oppone al calore della Carità[4].

sabato 24 maggio 2014

Manoscritto Cooke

Manoscritto Cooke
(Manoscritto massonico del XV secolo)

Sia ringraziato Dio nostro Padre Glorioso e creatore del Cielo e della Terra e di tutte le cose che sono in essi che Egli concesse [in virtù] della Sua Gloriosa Divinità. Egli fece tutte le cose per essere obbedito e fece tante cose di diversa efficacia per l’Umanità; Egli le ordinò soggette all'uomo, perché tutte le cose che sono commestibili di buona qualità [servissero] per il sostegno dell'uomo. E ha anche dato all'uomo intelligenza e abilità in diverse cose e Arti per mezzo delle quali noi possiamo viaggiare in questo Mondo per procurarci da vivere, per fare diverse cose per la Gloria di Dio e anche per nostra serenità e profitto. Le quali cose se io dovessi enumerare sarebbe troppo lungo da dire e scrivere.

venerdì 23 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. IV - Dante e il Rosacrocianesimo

René Guénon
L'esoterismo di Dante

IV - Dante e il Rosacrocianesimo

Lo stesso rimprovero d’inadeguatezza che abbiamo mosso a Rossetti e Aroux può essere rivolto anche a Éliphas Lévi, il quale, pur affermando l’esistenza di un rapporto con gli antichi misteri, vi ha scorto soprattutto un’applicazione politica, o politico-religiosa, che a nostro parere ha un’importanza secondaria e a torto presuppone che le organizzazioni iniziatiche siano direttamente impegnate nelle lotte esterne.

giovedì 22 maggio 2014

Miguel Asin Palacios, Un precursore ispano-musulmano di San Giovanni della Croce


Miguel Asin Palacios
Un precursore ispano-musulmano di San Giovanni della Croce[1]

Introduzione

Ho segnalato in uno studio recente[2] l’importanza che riveste per la complessiva storia della mistica la disposizione, profondamente cristiana, alla rinuncia ai carismi adottata dai sufi ispano-musulmani della scuola shâdilita, e specialmente da Ibn ‘Abbâd di Ronda. In quello studio suggerivo anche la singolare coincidenza che si riscontra tra tale attitudine e quella della scuola carmelitana, in modo particolare in San Giovanni della Croce.[3]

mercoledì 21 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. III - Parallelismi massonici ed ermetici

René Guénon
L'esoterismo di Dante

III - Parallelismi massonici ed ermetici

Dopo le considerazioni generali che abbiamo appena esposto, è tempo di ritornare a quei parallelismi particolari segnalati da Aroux,[1] ai quali alludevamo prima: «L’Inferno rappresenta il mondo profano, il Purgatorio comporta le prove iniziatiche, e il Cielo è la residenza dei Perfetti, nei quali si trovano riuniti e portati alla loro acme l’intelligenza e l’amore ... Il giro celeste descritto da Dante[2] inizia con gli alti Serafini, che sono i Principi celesti, e finisce con gli ultimi ranghi del Cielo.

martedì 20 maggio 2014

Muhammad al-‘Arabî ad-Darqâwî, Lettere di un maestro Sufi - Lettera 2

Muhammad al-‘Arabî ad-Darqâwî
Lettere di un maestro Sufi*

Lettera 2

lunedì 19 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. II - La «Fede Santa»

René Guénon
L'esoterismo di Dante

II - La «Fede Santa»

Il museo di Vienna custodisce due medaglie: una raffigura Dante, l’altra il pittore Pietro da Pisa; sul rovescio di entrambe sono incise le lettere F.S.K.I.P.F.T., che Aroux interpreta nel modo seguente: Frater Sacrae Kadosch, Imperialis Principatus, Frater Templarius.

domenica 18 maggio 2014

Trattati sull’Ordine dei Fedeli d’Amore

Trattati sull’Ordine dei Fedeli d’Amore

«Senza il soffio del vento per sollevare i riccioli dei tuoi capelli – Chi potrebbe mostrare all’amante il volto dell’amata?»
Sohravardî
«L’immagine di Dio è la vergine maschile, non l’uomo o la donna»
Jacob Boehme

Introduzione:
L’ordine iniziatico dei Fedeli d’Amore è scomparso in Occidente, dalla fine del Medio Evo, vuoi perché i suoi membri abbiano scelto d’emigrare nei Paesi del Medio Oriente, in Siria o in Egitto, vuoi perché il loro piccolo numero abbia alla fine scelto la clandestinità più rigorosa.

sabato 17 maggio 2014

René Guénon, L'esoterismo di Dante. I - Significato apparente e significato nascosto

René Guénon
L'esoterismo di Dante

I - Significato apparente e significato nascosto

«O voi ch’avete li ‘ntelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde
Sotto ‘l velame delli versi strani.»

Con queste parole[1], Dante indica in modo assai esplicito che nella sua opera vi è un significato nascosto, strettamente dottrinale, del quale il senso esteriore e apparente è soltanto un velo, e che va cercato da chi è capace di penetrarlo. Altrove il poeta si spinge ancora più in là, dichiarando che tutte le scritture, non soltanto quelle sacre, si possono comprendere e devono essere interpretate secondo quattro significati principali: «si possono intendere e deonsi esponere massimamente per quattro sensi»[2].

venerdì 16 maggio 2014

Ibn ‘Arabi, Sull’imamato della donna

Ibn ‘Arabi
Sull’imamato della donna[1]

Taluni hanno autorizzato l’imamato della donna in modo generico[2] sia nei confronti degli uomini che delle donne. Al contrario altri hanno vietato l’imamato della donna nella stessa maniera generica dei primi e altri ancora hanno autorizzato alcune donne a essere imâm per altre donne escludendo gli uomini.

giovedì 15 maggio 2014

A.K. Coomaraswamy, L'origine e l'uso delle immagini in india


A.K. Coomaraswamy 
L'origine e l'uso delle immagini in India 

Si può dire che le immagini sono per il pio indù come i grafici per il geometra. 
RAO, E. Hindu Iconography

Pochi fra coloro che condannano l'idolatria, e che fanno della sua repressione uno scopo di attività missionaria, hanno mai seriamente considerato l'uso reale delle immagini in una prospettiva storica o psicologica, o supposto un possibile significato nel fatto che la maggioranza degli individui di tutte le razze e in tutte le epoche, l'odierna inclusa, a eccezione dei protestanti, degli ebrei, e dei musulmani, si è servita di immagini in vario grado antropomorfiche ai fini della pratica religiosa.

mercoledì 14 maggio 2014

Shankarâchârya, Canto sulla conoscenza del Brahman - Brahmajnanavali

Shankarâchârya
Canto sulla conoscenza del Brahman
Brahmajnanavali

Non ho legami, non ho legami, non ho legami – questo più volte io dico. La mia natura è Esistenza, Coscienza e Beatitudine; sono l’Essere indeperibile, immortale.

Shankarâchârya, Atmabodha - La conoscenza del Sé

Shankarâchârya
Atmabodha
La conoscenza de Sé

Alla prima traduzione seguono:
a) Brani dell’Atmabodha tradotti da René Guénon ne L’Uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta 
b) Due traduzioni: di Roy Eugene Davis e del sito Sanscrito.it
c) Traslitterazione del testo in devanagari
d) Manoscritto del testo in devanagari
  
***

1. Questi versi sono scritti a beneficio di chi è stato purificato dalla pratica di una disciplina - di chi ha acquietato la propria mente, liberandola da ogni desiderio che non sia quello di raggiungere la Liberazione.

martedì 13 maggio 2014

Muhammad al-‘Arabî ad-Darqâwî, Lettere di un maestro Sufi - Lettera 1

Muhammad al-‘Arabî ad-Darqâwî 
Lettere di un maestro Sufi*

Al-’Arabi ad-Darqawi descrive così il suo primo maestro spirituale:

Lettera 1

domenica 11 maggio 2014

Chiara Casseler, La dottrina del cuore nel Tasawwuf

Chiara Casseler
La dottrina del cuore nel Tasawwuf
 
Iddio non ha posto, nelle viscere dell'uomo, due cuori. (Cor., XXXIII, 4)
Lo Spirito Fedele è disceso [con il Corano] sul tuo cuore. (Cor., XXVI, 194)

"Ci sono simboli che sono comuni alle forme tradizionali più diverse e più remote le une dalle altre, non in seguito a 'prestiti' che, in molti casi, sarebbero assolutamente impossibili, ma perché appartengono in realtà alla tradizione primordiale da cui queste forme sono tutte derivate in modo diretto o indiretto. Questo è precisamente il caso del vaso o della coppa".

sabato 10 maggio 2014

Shaykh Salâma ar-Râdi, Regole della Tarîqa Hâmidiya

Shaykh Salâma ar-Râdi 
Regole della Tarîqa Hâmidiya (Qanûn tarîqa l-sâda l-Hâmidiyya bi-l-diyar al-Misriya)*

Regole della Tarîqa Hâmidiya
(Qanûn tariqa l-sâda l-Hâmidiyya bi-l-diyar al-Misriya)
di Seyyid Salâma Hasan er-Râdi 

«Prima parte. I principi del tarîq (metodo) della confraternita». 

§ 1. Le Genti della Via hanno come Fine di tendere alla conoscenza di Allah (ma’rifah) e di conseguire la Sua Soddisfazione, ottemperare al dovere dell’adorazione (‘ubûdiyah) e realizzare i diritti della signoria (rubûbiyah).

venerdì 9 maggio 2014

La Carta di Bologna

La Carta di Bologna (1248) 

Manoscritto massonico del 1248
Testo
Nel nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo. Amen. Nell'anno del Signore 1248, sesto dell'indizione.

giovedì 8 maggio 2014

Ibn 'Arabî, Al-Futûhâtu-l-Makkiyyah, cap. 366. Concernente la conoscenza della dimora dei ministri (wuzarâ’) del Mahdî - (Seconda parte)

Ibn 'Arabî
Al-Futûhâtu-l-Makkiyyah 
Capitolo 366 (Seconda parte)

Concernente la conoscenza della dimora dei ministri (wuzarâ’) del Mahdî, che apparirà alla fine dei tempi, come indicò l’Inviato di Allâh, su di lui il Saluto e la Pace, e che sarà della Gente della Casa (ahlu-l-bayt)

(Segue)
Sappi che gli Uomini di Allâh vengono chiamati in questa Via: "il Mondo degli Aliti" (‛âlamu-l-anfâs); questa denominazione li comprende tutti, ma essi sono di vari gradi (tabaqât) e di stati (ahwâl) diversi. Vi è colui per cui tutti gli stati ed i gradi sono riuniti, e colui che ha ottenuto di essi solo ciò che Allâh ha voluto.

mercoledì 7 maggio 2014

A.K. Coomaraswamy, Lettere


A.K. Coomaraswamy
Lettere

Lettera a Madre A. C. Ducey (suora Orsolina) - 25 giugno l945

Cara Madre Ducey,

le riconosco un'intenzione molto gentile, sebbene non possa probabilmente essere d'accordo sull'argomento nella sua totalità. Tuttavia debbo dire che l'attribuire una qualche limitazione ad un'altra religione rispetto alla nostra deriva generalmente dalla ignoranza che ci contraddistingue circa quest'altra religione.

martedì 6 maggio 2014

La ricerca del Toro - I

La ricerca del Toro

 
In cerca del toro,
mi apro la via attraverso le foreste,
seguendo il corso di fiumi senza nome,
perso nei meandri dei sentieri di montagna.
Esausto e disperato,
non riesco a trovare altro che il fruscio delle foglie
e il canto delle cicale al calare della notte.