Recensione, «La fine dei tempi»*
René Guénon, recensione della rivista Le Symbolisme (n° di settembre 1946), pubblicata in Études Traditionnelles, aprile-maggio 1947*
“Nel numero di settembre, Jules Boucher parla De l’Initiation (Dell’Iniziazione), in un articolo che esprime uno spiacevole pessimismo; sicuramente, non si ha torto nel denunciare i misfatti del razionalismo e nel deplorare la banalità di certe «speculazioni» che non hanno niente di iniziatico; ma sembra che l’autore disconosca totalmente il valore proprio dell’iniziazione virtuale, e conclude così: «È possibile opporsi alla decadenza della Massoneria? Per farlo, occorrerebbe ritrovare la «Parola perduta», e ci sembra proprio che questa Parola (questo Verbo iniziatico) sia ormai definitivamente perduta».
Questo articolo è seguito da una risposta di Marius Lepage, che rimette
le cose a posto in maniera corretta, e di cui citiamo alcuni passi: «Noi
viviamo anni di accelerato oscuramento di tutti i principi spirituali che hanno
sostenuto la sostanza del mondo fino ad oggi; questo mondo si avvia rapidamente
alla fine... L’incomprensione degli uomini nei confronti dell’espressione umana
del sacro è proprio il segno più evidente della prossimità della fine dei
tempi. Perché affliggersene? Ciò che dev’essere, sarà, e ogni cosa concorre
alla sua fine. La decadenza apparente di tutte le organizzazioni
iniziatiche è solo l’effetto della corruzione degli uomini, sempre più lontani
dal Principio. In che cosa tutto questo può interessarci, se siamo certi che
questa fine del mondo si integra nell’armonia universale e se abbiamo ben
compreso l’insegnamento della Camera di Mezzo?**... È in seno alle organizzazioni
iniziatiche, a dispetto della loro deviazione e della loro alterazione, che si
ritroveranno gli ultimi testimoni dello Spirito, quelli per mezzo dei quali la
Lettera si sarà conservata e verrà trasmessa agli adepti che riceveranno
l’incarico di farla conoscere agli uomini di un altro ciclo. Ecco perché non
dobbiamo disperare; sappiamo forse quando e come, le parole che pronunciamo
faranno vibrare in qualcuno dei nostri Fratelli i centri sottili, e faranno di
lui un guardiano della tradizione?»".
* Recensione tradotta in Studi
sulla Massoneria e il Compagnonaggio – Volume secondo, Arktos. I corsivi sono nostri per differenziare il testo di Guénon, Jules Boucher e Marius Lepage. Il titolo della "Recensione «Fine dei tempi»" non è di René Guénon ma è estratto dalla citazione di Marius Lepage.
** Si tratta della camera rituale nella quale lavora il Maestro Massone o, per estensione di significato, il nome stesso di questo 3° grado.
** Si tratta della camera rituale nella quale lavora il Maestro Massone o, per estensione di significato, il nome stesso di questo 3° grado.
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