MA'RUF AL-KARKHI (+ 200
E.)
ABU SULAYMAN
AD-DARANI (+ 215 E.)
- Il tasawwuf è questo: che le azioni (del sûfî) non tengano conto del sûfî:
esse sono note soltanto ad Allâh; che egli sia sempre con Allâh in un modo
conosciuto soltanto da Allâh
BISHR AL-HAFI (+ 227 E.)
- Sûfî è colui che conserva un cuore puro nei confronti di Allâh.
DHUL-L-NUN (+ 245 E.)
- Gli fu chiesto del tasawwuf, ed egli rispose: «Sono gente
che hanno preferito Allâh a qualsiasi altra cosa, perciò Allâh li ha preferiti
a qualsiasi altra cosa».
- Il sûfî è tale che, quando parla, il suo linguaggio è l'essenza del
suo stato, ciò significa che quando parla non dice nulla senza essere egli
stesso quel qualcosa; e quando tace il suo comportamento esprime il suo stato e
traduce all'esterno il distacco di esso.
ABU TURAB AL-NAKSHABI (+
245 E.)
- Il sûfî non è insozzato da nulla e tutto è da lui purificato.
SARI AS-SAQATI (+ 257 E.)
- Il tasawwuf è un nome che include tre concetti.
Il sûfî è colui in cui la luce della conoscenza divina non spegne la
luce della pietà;
è colui che non manifesta all'esterno dottrine esoteriche in contraddizione con il significato letterale del Corano e con la Sunna; e il potere di compiere miracoli non gli fa violate gli obblighi sacri imposti da Allâh.
è colui che non manifesta all'esterno dottrine esoteriche in contraddizione con il significato letterale del Corano e con la Sunna; e il potere di compiere miracoli non gli fa violate gli obblighi sacri imposti da Allâh.
ABU HAFS AL-HADDAD (+
circa 265 E.)
- Il tasawwuf è tutto intero disciplina.
SAHL B. ADULLAH AT-TUSTARI
- Il sûfî è colui che si è purgato da ogni lordura ed è diventato un
ricettacolo di meditazione, e in Prossimità di Allâh è escluso dal genere umano; ai suoi occhi l'oro e la terra
sono di egual valore.
-Il tasawwuf è: nutrirsi parcamente, riposarsi in Allâh e fuggire
dagli uomini.
ABU SA 'ID
AL-KHARRAZ (+ 286 E.)
- Gli domandarono cosa
fosse il tasawwuf. Rispose: «Il sûfî è reso puro dal suo Signore ed è
riempito di splendori, ed è immerso nella quintessenza delle delizie grazie
alla pratica dell'«incantazione» (dhikr)».
SUMMUN AL MUHlBB (+ 297
E.)
- Interrogato a proposito
del tasawwuf, rispose: «Consiste in
ciò: che non possederai nulla e nulla ti possiederà».
'AMR BEN 'UTHMAN AL-MAKKI
(+ 291 E.)
- Gli fu domandato cosa
fosse il tasawwuf. Rispose: «(Si
applica) a qualcuno che è sempre occupato di ciò che è piú adatto a lui in quel momento».
ABU-L HUSSAYN AN-NURI (+
295 E.)
- È un attributo del sûfî esser sereno quando non ha nulla, e
non esser egoista quando gli vien dato qualcosa.
- I sûfî sono coloro che si sono liberati dalle sozzure dello stato
umano e si sono purificati dalla macchia dell'ego e liberati dalle brame;
perciò sono in pace con Allâh e sono
situati nei primi ranghi della prossimità e nel grado piú elevato; sfuggiti da
tutto ciò che non sia Lui, non sono né padroni né schiavi.
- Il sûfî è colui a cui nulla è attaccato, e non si attacca a nulla.
- Il tasawwuf non è un sistema costituito da regole o da scienze, ma
comportamento: (ciò equivale a dire che) se fosse una regola, potrebbe esser
fatto proprio con lo sforzo accanito, e se fosse una scienza, potrebbe essere
acquisito con l'istruzione; è invece un comportamento (analogico). Formatevi
sull'azione di Allâh! Ma è impossibile adeguarsi all'azione di Allâh per mezzo di regole o di scienze.
- li tasawwuf è libertà, generosità, assenza
di autorepressione, e liberalità.
- Il tasawwuf è rinunciare a ogni
acquisizione egoistica per conquistare la Verità.
- Il tasawwuf è odio per il mondo e desiderio
del Signore.
GIUNAID
AL-BAGHDADI (+ 297 E.)
- È questo (il tasawwuf): che la Verità (al-Haqq)
- cioè Allâh - ti farà morire a te stesso e ti farà vivere in Lui.
- Il tasawwuf è questo: essere con Allâh senza attaccamenti per nulla
che non sia Lui.
- Essi (i sûfî) sono una (sola) famiglia: fra di
loro non penetrano estranei.
- Il tasawwuf è dhikr (incantazione) non concentrazione, e
«percezione spirituale» (wagd) connessa all'audizione (del Corano, degli
ahadith, di testi tradizionali), e pratica (dei riti) accompagnata dalla conformità
(al Corano e alla Sunna).
- Il sûfî è come la terra, sulla quale si gettano ogni sorta di
immondezze e che produce soltanto cose buone.
- In verità egli (il sûfî) è come la terra, calpestata dai
pii e dai malvagi, e come le nubi, la cui ombra si estende su ogni cosa, e come
la pioggia che bagna ogni cosa (senza distinzione).
- Il tasawwuf è essere eletti per purezza. Chiunque sia scelto in tal
modo (e reso puro) da tutto eccetto Allâh, è un sûfî.
- Il sûfî è colui di cui il cuore, come quello di Abramo, ha trovato
scampo dal mondo e adempie al comandamento di Allâh; la sua rassegnazione è la
rassegnazione di Ismaele; la sua pena è quella di Davide; la sua povertà quella
di Gesú; il suo desiderio è il desiderio di Mosè nell'ora della sua intima
relazione spirituale con Allâh; e la sua sincerità è quella di Muhammad - Allâh benedica lui e la sua famiglia e
conceda loro la Pace!.
- Il tasawwuf è un attributo in cui l'uomo risiede. Gli domandarono: «È un
attributo di Allâh o delle creature?». Rispose: «La sua essenza è un attributo
di Allâh e la sua manifestazione un
attributo degli umani».
- Gli domandarono
dell'essenza del tasawwuf. Rispose:
«Accontentatevi di afferrare l'apparenza (l'aspetto esteriore) del tasawwuf e non chiedete della sua
essenza sarebbe fargli indebita violenza».
- I sûfî sono coloro la cui esistenza è opera di Allâh in un modo che
nessuno conosce, tranne Lui.
- Il tasawwuf è: purificare il proprio cuore dall'insorgere periodico
delle debolezze innate, abbandonare le proprie caratteristiche naturali,
estinguere gli attributi della natura umana, mantenersi lontani dalle
tentazioni dei sensi, dimorare con gli attributi spirituali, innalzarsi per
mezzo delle scienze divine, praticare ciò che è eternamente migliore,
gratificare del proprio consiglio sincero tutta la gente, osservare fedelmente
la Verità e seguire l'esempio del Profeta nell'osservanza della Legge.
MIMSCIAD AD-DINAWARI (+
299 E.)
- Il tasawwuf è purificazione del cuore, è fare ciò che piace ad Allâh
l'Altissimo e non avere volizioni proprie quand'anche si abbia commercio con
gli uomini.
- Il tasawwuf è mostrare le proprie ricchezze (esteriori), sì da celare
il proprio stato spirituale alla gente, e astenersi da tutto ciò che è inutile.
ABU BAKR AL-KATTANI (+ 322
E.)
- Il tasawwuf è buona disposizione: colui che
ti supera in quanto a buona disposizione, ti ha superato in quanto a purezza di
cuore.
- Il tasawwuf è purezza e intuizione intellettuale.
- Il sûfî è colui che considera le proprie opere di devozione come una
colpa di cui deve richiedere il perdono di Allâh.
ABU 'ALI AL-RUDHBARI
(+ 322 E.)
- Il tasawwuf è giungere alla porta
dell'Amato (Allâh) e mantenervisi, anche se si è spinti ad abbandonarla.
- Disse pure: «È la
purezza della prossimità dopo la contaminazione dell'allontanamento».
- Il sûfî è colui che si veste di lana con
purezza di cuore, e fa gustate al proprio «io» il cibo dei maltrattamenti, e si
getta il mondo dietro le spalle e procede sul sentiero di Mustafâ, il Profeta
Muhammad.
'ABDULLAH BEN MUHAMMAD
AL-MURTA'ISC (+ 328 E.)
- Gli domandarono: «Cos'è
il tasawwuf?» Rispose: «È sottigliezza
e difficoltà di cammino e occultamento».
- Il sûfî è colui che diviene privo di tribolazioni e di doti
individuali.
ABUL-HASAN AL-MUZAYYIN
(+328 E.)
- Il tasawwuf è lasciare che il proprio "sè" sia ricondotto
alla Verità.
ABU 'ABDALLAH BEN KHAFIF
(+ 331 E.)
- Il tasawwuf è pazienza sotto i colpi del destino, accettazione di ciò
che proviene dalla mano dell'Altissimo e proseguire nel proprio cammino per
deserti e alture.
ABU BAKR AL--WASITI (+
dopo 320 E.)
- Il sûfî è colui che parla soltanto dopo aver riflettuto, e il cuore
del quale è stato illuminato dalla meditazione .
ABU BAKR ASC-SCIBLI
(+ 334 E.)
- Il tasawwuf è stare con Allâh senza
preoccupazione.
- Il sûfî è separato dall'umanità e unito ad Allâh, in quanto Allâh ha
detto. «E ti ho scelto per
me» , per poi aggiungere: «Ma tu non mi vedrai "'.
me» , per poi aggiungere: «Ma tu non mi vedrai "'.
- Il tasawwuf è un lampo accecante.
- I sûfî sono i figli prediletti di Allâh.
- È (il tasawwuf)
essere protetti contro la visione del mondo fenomenico.
- Il tasawwuf consiste nel ristabilirsi nello stato di equilibrio di
prima che si entrasse nell'esistenza. .
- Il tasawwuf è controllo delle proprie facoltà e vigilanza sul proprio
respiro.
- Il sûfî è veramente tale quando considera l'intero genere umano come
la propria famiglia.
ABU SA'ID IBNU-L-'ARABI (+
340 E.)
- Tutto il tasawwuf è nell'abbandono di quel che è superfluo.
ABU-L-HASAN AL-BUSCIANGI
(+ 347 E.)
- A coloro che domandavano
cos'era il tasawwuf, rispondeva:
«Mancanza di speranza e incessante dedizione allo sforzo».
GIAFAR AL KHULDI (+ 348
E.)
- Il tasawwuf è assoggettare la propria individualità e liberarsi dal
proprio stato di umanità, e guardare verso Allâh con interezza.
ABU 'AMR BEN AN-NAGID (+
366 E.)
- Il tasawwuf è essere pazienti sotto il comando e la proibizione. .
ABU 'ABDALLAHA AR-RUDHBARI
(+ 369 E.)
- Il tasawwuf è rinuncia delle cerimonie, pratica dell'eleganza
apparente e abbandono della vanagloria.
ABU MUHAMMAD AR-RASIBI (+
367 E.)
- Il sûfî non è tale fino a che nessuna terra non lo sostenga piú e
nessun cielo lo ricopra; non è tale finché l'umanità non gli si opponga; e
finché in ogni circostanza egli non faccia ricorso se non ad Allâh..
ABU-L-HASAN AL-HUSRI (+
371 E.)
- Il Califfo gli
domandò: «Che cos'è il tasawwuf?».
Egli rispose: «È questo: il sûfî
non dovrà avere riposo o conforto in nulla al mondo che non sia Allâh, e dovrà
rimettere tutto ciò che lo riguarda a Colui che è Signore e che gli assicura
ciò che ha Egli stesso predestinato. Che cosa resta dopo Allâh se non l'errore?
E quando avrà trovato il Signore, non terrà piú conto di nient'altro».
- Il sûfî è colui che, essendo morto una
volta per tutte alle contaminazioni dei mondo, non ritorna indietro, e avendo
una volta per tutte rivolto la faccia ad Allâh, non la distoglie piú; e le cose
che passano non lo toccano in nessun modo.
- Sûfî è colui la cui percezione
spirituale (wagd) è l'esistenza reale, e i cui attributi sono il suo
velo; in altre parole, se un uomo conosce se stesso, conosce il proprio
Signore.
- Sûfî è colui del quale gli uomini non
sanno vedere l'esistenza paragonandola alla loro propria. .
- Il tasawwuf è avere il cuore purificato dalle contaminazioni delle
opposizioni.
ABU 'UTHMAN AL-MAGHRIBI (+
373 E.)
- Il tasawwuf è taglio dei legami e rigetto delle cose create, e unione
con le realtà divine (haqâiq).
ABU-L-HASAN AL-KHURQANI (+
425 E.)
- Il sûfî non è tale per il mantello rappezzato e per il tappeto di
preghiera; egli non è tale in virtú di regole e di usanze; il vero sûfî è colui che non è piú nulla.
- Il sûfî è un giorno che non ha bisogno di sole, e una notte che non ha
bisogno di luna o di stelle, e un non-essere che non ha bisogno di essere.
ABU SA'ID BEN
ABI-L-KHAIR (+ 44o E.)
- Domandarono a questo
Sciaikh: «Che cos'è il tasawwuf?».
Rispose. «Abbandonare quel che hai nella testa, donare quel che hai nella mano
e non ritrarti da quel che ti sopravviene».
[1] Tutte le citazioni dei maestri Sûfî qui riportate sono estratte dalle seguenti opere: Tadhkirat al-Awliyâ'
di Farîd ad-Din 'Attâr (tradotto in italiano: Parole di Sufi, differenti edizioni) e dalla Al-Risâla al-Qushayriyya (Lettera sul Sufismo) di 'Abd al-Karîm al-Qushayrî; alcune citazioni sono tratte dal Nafaba'tu-I-Uns. Il testo «Definizioni del Sufismo» è stato pubblicato sulla Rivista di Studi Tradizionali n° 40 (Gennaio-Giugno 1974).