"…la dottrina è infallibile, è a causa del fatto che essa è un’espressione della verità, la quale, in se stessa, è assolutamente indipendente dagli individui che la ricevono e che la comprendono. La garanzia della dottrina risiede in definitiva nel suo carattere «non-umano»". René Guénon, Considerazioni sull’iniziazione, cap. "Sull’infallibilità tradizionale"

venerdì 1 maggio 2015

Ibn ‘Arabî, Mishkâtu-l-anwâr - La nicchia delle Luci - I


IbnArabî 
Mishkâtu-l-anwâr - La nicchia delle Luci - I
1 di 3 - Segue

Nel nome di Allâh, il Clemente, il Misericordioso.
Che Allâh benedica il nostro Signore Muhammad, la sua famiglia e i suoi compagni, e dia loro la pace. Il servitore, il povero nei confronti di Allâh, Muhammad ben 'Alî, ben Muhammad ben 'Arabî at-Ta'î al-Hatimî al-Andalûsî, che Allâh gli accordi la fine migliore, ha detto:
«La lode sia resa ad Allâh, Signore delle creature. Il [buon] termine ('aqibat) è riservato ai timorosi. Non c'è forza né potenza se non per mezzo di Allâh, l'Altissimo, l'Immenso. Che la benedizione e la pace siano su Muhammad, signore delle creature, sui membri puri della sua famiglia, sui suoi compagni, su coloro che li hanno seguiti, e su tutti i credenti.
Ho preso in considerazione la sua (del Profeta, su di lui la benedizione e la pace) parola: "Il giorno del giudizio intercederò per chi avrà raccolto per la mia comunità quaranta ahâdîth della sunna (esempio del Profeta)". Essa mi è stata riferita da Abû-l-Hasan 'Alî ben Abû-1-Fath… e risale a Ibn 'Abbâs, mentre risale ad Anas ben Mâlik quest'altro hadîth molto simile:
L'Inviato di Allâh, che Allâh preghi su di lui e gli dia la pace, ha detto: "Allâh ascriverà come colto e sapiente chi avrà raccolto per la mia comunità quaranta ahâdîth che le siano utili".
E poiché l'uomo ha maggiormente bisogno del luogo dove tornerà che non di questo mondo, ho riunito questi quaranta ahâdîth alla Mecca, che Allâh Altissimo la mantenga pura, durante alcuni mesi dell’anno cinquecentonovantanove. Ho assunto come criterio che fossero ahâdîth muniti di un isnâd (catena di trasmissione) che risalga ad Allâh Altissimo. Probabilmente li farò seguire da quaranta ahâdîth, riuniti e riportati da me, che provengano sempre da Allâh Altissimo, ma sprovvisti dell' isnâd che risalga all'Inviato di Allâh. Poi li completerò con altri ventuno ahâdîth, raggiungendo così il numero di cento e uno ahâdîth divini.
Che Allâh renda la scienza proficua a noi e a voi, e che ci ponga tra la gente che gode del Suo favore e della Sua grazia. Egli ha potere su ogni cosa».

I
Muhammad ben Qasim ha riferito che...[1] Abû Dharr abbia riportato ciò che il Profeta, S.A.’a.w.s.[2] aveva udito da Allâh, Benedetto e Altissimo:
Miei servitori, Io Mi sono proibito l'ingiustizia, e l'ho resa proibita a voi, per cui non agite ingiustamente.
Miei servitori, tutti voi siete traviati tranne chi Io ho guidato, per cui chiedeteMi di guidarvi e Io vi guiderò.
Miei servitori, tutti voi patite la fame tranne chi Io ho nutrito, per cui chiedeteMi il nutrimento e Io ve lo darò.
Miei servitori, tutti voi siete nudi tranne chi Io ho rivestito, per cui chiedeteMi di vestirvi e Io vi vestirò.
Miei servitori, voi peccate notte e giorno e Io perdono tutti i peccati, quindi chiedeteMi perdono e Io vi perdonerò.
Miei servitori, non potete arrivare a nuocerMi, anche se vi adoperate a questo scopo e non potete esserMi utili, anche se vi adoperate a questo scopo.
Miei servitori, se voi dal primo all'ultimo, uomini e jinn, aveste tutti il cuore del più timorato di voi, ciò non aggiungerebbe nulla al Mio potere (mulk).
Miei servitori, se voi dal primo all'ultimo, uomini e jinn, aveste tutti il cuore del più ribelle di voi, ciò non toglierebbe nulla al Mio potere.
Miei servitori, se voi dal primo all'ultimo, uomini e jinn, vi radunaste tutti in un unico luogo per farMi le vostre richieste e Io esaudissi ognuno di voi, questo non diminuirebbe ciò che possiedo se non quanto un ago possa diminuire il mare penetrandovi.
Miei servitori, vi conteggio le vostre azioni e ve le ripagherò completamente; chi troverà del bene, lodi Allâh;  e chi troverà qualcosa di diverso, non biasimi che se stesso.

II
Yûnus ben Yahyâ ha riferito che ... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse raccontato che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto:
«Io sono indipendente (aghnâ) da qualsiasi associazione; se qualcuno agisce associandoMi un altro, ciò che egli fa Mi è indifferente ed egli lo fa per colui a cui Mi associa».

III
Mas'ûd 'Abel Allâh ben Badr al-Habashî ci ha raccontato che ... Abû Umâma avesse riferito queste parole del Profeta, S. A 'a. w. s.:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto:
«Il Mio amico intimo che è più da invidiare è il credente che abbia pochi possessi, che trovi la sua ricchezza nella salàt che compie con la migliore adorazione del suo Signore, che Lo obbedisce in segreto e in pubblico, che non si fa notare tra i suoi simili e non è segnato a dito, che si accontenta del suo nutrimento limitato,  sopportando con pazienza».
Poi il Profeta schioccò le dita e aggiunse:
«La sua morte è rapida, le donne che piangono al suo corteo funebre sono poche, e l'eredità che lascia è esigua»[3].

IV
Yûnus ben Yahyâ ha riferito che ... Anas ben Malik avesse detto: Mentre l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., sedeva con noi, lo vedemmo ridere a gola spiegata (hattâ badat thanâyâhu). 'Umar gli domandò: «Ti prego di dirmi cosa ti fa ridere, Inviato di Allâh». Egli rispose:
«Due uomini della mia comunità erano inginocchiati di fronte all’Altissimo, Signore della potenza. Uno di essi disse: “Signore, a causa del torto che ho subìto da mio fratello, fai che mi ceda una sua opera buona”. Allâh ordinò: “Dài a tuo fratello la riparazione del torto che ha subìto”. Il secondo uomo disse: “Signore, non mi resta più nessuna buona azione”. Allora il primo uomo insisté: “Signore, caricalo di uno dei pesi che devo portare per i miei peccati”».
E gli occhi dell'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., si colmarono di lacrime, mentre diceva: «Quello è un giorno terribile, un giorno in cui gli uomini sentiranno il bisogno che qualcuno porti il carico dei loro peccati». E continuò il racconto:
«Allâh, Potente e Magnifico, disse al postulante: “Alza la testa e guarda i giardini del paradiso”. Egli levò il capo e disse: “Signore, vedo cittadelle d'argento e palazzi d'oro adornati di perle. A quale Profeta è destinato questo? A quale martire è destinato questo?”. Allâh rispose: “A chi Me ne pagherà il prezzo”. L'uomo chiese ancora: “E chi può possedere una cifra sufficiente?”. Allâh rispose: “Tu la puoi possedere”. “Come posso possederla, Signore?” “Perdonando a tuo fratello”. “Signore, gli ho già perdonato”. Allâh Altissimo concluse: “Dài la mano a tuo fratello e fallo entrare nel paradiso”».
A questo proposito l'Inviato di Allâh commentò:
«Temete Allâh e riconciliatevi tra di voi, perché Allâh riporterà la concordia tra i credenti il giorno del giudizio».

V
Muhammad ben Khâlid s-Sadafî ha riferito che… Abû Huraira avesse riportato queste parole dell’Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Quando Allâh Altissimo creò il paradiso e l'inferno, inviò Gabriele nel paradiso, dicendogli: «Osservalo con ciò che vi è preparato per i suoi abitanti».
L'angelo vi andò c osservò il paradiso e ciò che Allâh vi aveva predisposto per i suoi abitanti, poi ritornò da Lui, dicendoGli:
«Per la Tua potenza, nessuno ne sentirà parlare senza [cercare con ogni mezzo di] entrarvi». Allora Allâh ordinò che fosse cinto delle contrarietà (makârih), e quindi disse a Gabriele: «Ritorna a osservare il paradiso e ciò che vi è preparato per i suoi abitanti».
Gabriele vi tornò e poi disse:
«Per la Tua potenza, temo che non vi entrerà nessuno».
Allâh gli ordinò ancora:
«Vai a vedere l'inferno e ciò che vi è preparato per i suoi abitanti, che saranno accatastati gli uni sugli altri (yarkabu ba’duha ba’dan)».
Quando l'angelo fu di ritorno disse:
«Per la Tua potenza, nessuno che ne senta parlare [farà qualcosa per] entrarvi».
Allora Allâh ordinò che fosse cinto dalle passioni e quindi invitò l'angelo a tornare a osservarlo, con ciò che vi era predisposto per i suoi abitanti. Egli conseguentemente vi tornò, per constatare che era cinto dalle passioni; poi fece ritorno da Allâh, dichiarando:
«Per la Tua potenza, temo che nessuno scampi dall'entrarvi».

VI
Muhammad ben Qâsim ci ha raccontato che... Abû Bakr avesse riferito che Muhammad, l’eletto S.A.’a.w.s. gli avesse detto:
«Per Allâh, il Potente, Gabriele, su di lui la pace, mi ha riferito che Michele, su di lui la pace, gli avesse riportato che Israfìl, su di lui la pace, avesse detto:
Allâh Altissimo ha dichiarato: “O Israfìl, per la Mia potenza, per la Mia magnificenza, per la Mia generosità, per la Mia nobiltà, sii testimone che chi recita «nel nome di Allâh, il Misericordioso, il Compassionevole», proseguendo con la prima sura del Libro (la Fâtihat), anche una sola volta, gli ho perdonato, ho accettato le sue buone azioni, ho dimenticato i suoi peccati, la sua lingua non brucerà nel fuoco ed egli sarà protetto dal castigo del fuoco, dal castigo del giorno del giudizio, dal grande terrore e Mi incontrerà prima dei Profeti e dei Santi”».

VII
Abû-l-Hasan ci ha riferito da ... Abû Huraira che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh Altissimo ha detto: «Il figlio di Adamo Mi ingiuria, e non gli è lecito (yanbagh'îi lahu); Mi accusa di menzogna, e non gli è lecito. La sua ingiuria consiste nel dire che Io abbia un figlio e la sua accusa di menzogna nel credere che Io non lo farò tornare in vita, come quando l'ho creato la prima volta».
Secondo un'altra catena di trasmissione, sempre risalente ad Abû Huraira, riferita da Bukharî, il Profeta, S.A.’a.w.s., ha detto:
«Il figlio di Adamo Mi accusa di menzogna, senza alcuna ragione e Mi insulta, senza alcuna ragione. La sua accusa di menzogna nei Miei confronti è la sua affermazione che non lo farò tornare in vita, nello stesso modo in cui l'ho creato in principio, e che la prima creazione non Mi sia facile quanto la sua resurrezione; il suo insulto è l'affermazione che Allâh abbia preso un figlio, mentre Io sono l'Unico, il Sussistente per virtù propria, Che non genera e non è generato e non c'è nessuno che sia uguale a Me».

VIII
Muhammad ben Khâlid ci ha raccontato che ... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, dice: «Figlio di Adamo, quando ti ricordi di Me, Mi sei riconoscente e quando Mi dimentichi, Mi rinneghi».

IX
Abû 'Abd-Allâh Muhammad ben Khâlid ci ha raccontato che Abû Huraira avesse riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Eroga e Io provvederò al tuo sostentamento».
E ha detto: «La mano di Allâh è ricolma, e l’erogazione continua, di notte e di giorno, non la vuota [minimamente]»
Egli ha anche detto: «Non temete che ciò che Allâh ha speso dalla creazione dei Cieli e della Terra non ha diminuito ciò che ha in mano, che il Suo trono è posto sull'acqua e che tiene in mano la bilancia che abbassa e che eleva?».

x
Mas'ûd 'Abd-Allâh ben Badr al-Habashî ci ha raccontato che Abû Huraira avesse riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, dice: «Sono con il Mio servitore quando Mi menziona, e le sue labbra si muovono grazie a Me»”.

XI
Lo Sharîf Abû Muhammad Yûnus ben Yahya ci ha raccontato che ... 'Abd-Allâh ben 'Umar avesse riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Il vostro Signore Potente e Magnifico ha detto: «Ho fatto sì che il servitore non potesse avere contemporaneamente due timori né due sicurezze: se Mi teme in questo mondo, non avrà timore nell'altro; e se si sente sicuro nei Miei confronti in questo mondo, non lo sarà nell'altro».

XII
Muhammad ben Khâlid as-Sadafî ci ha riferito che... Abû Huraira avesse raccontato che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Il giorno del giudizio Allâh, Potente c Magnifico, dirà: «Dove sono coloro che si amarono reciprocamente per la Mia magnificaenza? Oggi, nel giorno in cui non ci sarà altra protezione (zill) che la Mia, li metterò sotto la Mia protezione»”[4]

XIII
Abu-1-Husain 'Alî ben 'Abd-Allâh al-Faryàâbî ci ha raccontato che ... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, ha affermato: «Io sono vicino alla concezione [idea - zhann] che il Mio servitore si fa di Me e sono con il Mio servitore quando Mi invoca»

XIV
Abu-1-Walîd ben Ahmed al-Ma'âfirî ci ha riferito che... Anas avesse riportato:
Allâh chiederà al dannato dell'inferno che avrà la pena più mite: «Se possedessi tutto ciò che c'è sulla terra, ne faresti uso per riscattarti dal castigo?». Egli risponderà: «Sì». Allâh replicherà: «Però ti è stato chiesto molto di meno quando ti trovavi nei lombi di Adamo; ti è stato chiesto soltanto di non associarMi nulla, e tu hai rifiutato tutto tranne l’associazione»

xv
Muhammad ben Khâlid ci ha raccontato che ... Abû Huraira avesse riferito queste parole dell'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «La grandezza è il Mio mantello (ridâ'î) e l'immensità è il Mio izâr (veste rituale del pellegrinaggio); chi Me ne contesta una, lo farò entrare in inferno».

XVI
Qualcuno ci ha raccontato che ... Abû Sa'îd al-Khudrî avesse riferito dall'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Allâh Altissimo il giorno del giudizio dirà: «Gli angeli hanno interceduto, i Profeti hanno interceduto, i credenti hanno interceduto, e non rimane che il più misericordioso dei misericordiosi». Afferrerà una manciata di inferno e ne tirerà fuori della gente che non avrà fatto assolutamente alcun bene, già ridotta in cenere, e la getterà in un fiume all'ingresso  (afwâh) del paradiso, che viene chiamato il «fiume della nuova vita».
Poi Egli, l'Altissimo, gloria a Lui, dirà: «Entrate nel paradiso, ciò che vedete è per voi». Essi diranno allora: «Signore, Tu ci dai qualcosa che non hai dato a nessuna creatura».
Egli risponderà: «Presso di Me ho per voi qualcosa di ancora migliore».
Essi domanderanno: «Cosa c'è di miglior di questo?.
Egli risponderà: «La Mia soddisfazione, dopo la quale non sarò mai più in collera con voi».

XVII
Yûnus as-Sharîf ci ha raccontato che ... Jâbir ben 'Abd-Allâh, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito queste parole che il Profeta, S.A.’a.w.s., aveva inteso dall'angelo Gabriele:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Questa è una forma tradizionale[5] che ho gradito per Me Stesso; non le si confanno che la generosità e il buon comportamento, quindi onoratela con queste due qualità finché la praticate».

XVIII
Ahmed ben Muhammad ben Ahmed ben Ibrâhîm ci ha raccontato che … Suhaib, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse ripetuto queste parole del Profeta, S. A. ( a. w. s.:
Quando gli abitanti del paradiso entreranno in esso, Allâh Altissimo dirà: «Volete che vi dia ancora qualcosa?».
Essi replicheranno: «Non basta che Tu ci abbia illuminato i visi, ci abbia fatto entrare in paradiso, ci abbia salvato dal fuoco dell’inferno?».
Egli allora toglierà il velo, ed essi non avranno mai ottenuto una cosa più apprezzabile della visione del loro Signore, Potente e Magnifico.
Poi il Profeta recitò questo versetto: «Coloro che avranno fatto il bene avranno ciò che vi è di meglio, e ancora di più»[6].

XIX
Muhammad ben Khâlid as-Sadafî ci ha raccontato che Abû Sa’îd al-Khudrî avesse detto: Il Profeta, S.A.’a.w.s., raccontò:
«Il giorno del giudizio Allâh chiamerà Adamo, che risponderà: “Sono qui, Signore, ai Tuoi ordini”.
Una voce proclamerà: “Allâh ti ordina di estrarre dalla tua discendenza un gruppo per il fuoco”.
Adamo chiederà: “Signore, come dev'essere questo gruppo per il fuoco?”.
Egli risponderà: “Per ogni migliaio saranno novecentonovantanove”.
Allora le donne incinte abortiranno, i neonati incanutiranno e gli uomini appariranno ubriachi anche se non lo saranno; il castigo di Allâh è violento».
Gli uomini furono talmente impressionati che i loro visi si alterarono.
Il Profeta, S.A.’a.w.s., allora precisò: «Del popolo di Gog e Magog saranno novecentonovantanove, e di voi uno solo, perché voi tra gli uomini siete come il pelo nero sul fianco del toro bianco, o come il pelo bianco sul fianco del toro nero, e spero che voi costituirete un quarto degli abitanti del paradiso».
Pronunciammo il takbir (la formula «Allâhu akbar», «Allâh è più grande»). Allora egli disse: «Un terzo». Facemmo nuovamente il takbir ed egli disse: «La metà». Ripetemmo il takbir.

XX
Abû-1-Husain 'Alî ben 'Abd-Allâh al-Faryâbî ci ha raccontato che ... Ibn 'Abbâs, che Allâh sia soddisfatto di lui e di suo padre, avesse riferito che l'Inviato di Allâh avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, rivelò a Mosè: «Non troverai nulla per avvicinarti a Me che Mi sia più gradevole che essere soddisfatto del Mio decreto e non potrai fare nulla che preservi maggiormente le tue buone azioni che considerare con attenzione le faccende che ti riguardano.
Mosè, non sottometterti a questo mondo, altrimenti provocherai il Mio sdegno contro di te, e non fare a questo mondo concessioni nei tuoi doveri tradizionali, perché ti sbarrerei le porte della Mia misericordia.
Mosè, dì ai credenti che si pentono di rallegrarsi, e dì ai credenti che si sottomettono di astenersi [dal male] o di fare il bene».
(C’è qualche incertezza su quale di queste ingiunzioni fosse stata espressa).

XXI
Mas’ûd ‘Abd-Allâh Badr ben ‘Abd-Allâh al-Habashî ci ha raccontato che… Abû Huraira avesse riferito queste parole dell'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Ho preparato per i Miei buoni servitori ciò che nessun occhio ha mai veduto, che nessun orecchio ha mai udito e che alcun cuore umano ha mai concepito».

XXII
Muhammad ben Khâlid ci ha riferito da ... 'Alî ben Abû Tâlib, che Allâh sia soddisfatto di lui, che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh Altissimo ha affermato: «Chi spera in un altro che non sia Me, non Mi conosce. Chi non Mi conosce, non Mi adora. Chi non Mi adora, incorre inevitabilmente nella Mia collera. Chi teme un altro invece di Me si assicura con questo il Mio castigo».

XXIII
Abû-t-Tâhir as-Salafî ci ha riferito da ... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse parlato di ciò che seguirà la decisione di Allâh tra i servitori il giorno del giudizio. Egli raccontò:
Ci sarà un uomo con il viso a contatto del fuoco, che sarà l'ultimo degli abitanti del paradiso ad entrarvi. Egli dirà: «Signore, allontana il mio viso dal fuoco, il cui odore mi avvelena e le cui fiamme mi bruciano già».
Invocherà Allâh per il tempo che Egli vuole che lo invochi, finché Allâh, Benedetto e Altissimo, non gli risponderà: «Se ti allontanerò dal fuoco, Mi chiederai ancora qualcos'altro?». «Non Ti chiederò più nulla», e farà al suo Signore Potente e Magnifico promesse e giuramenti per quanto Allâh Altissimo vorrà. Allora Allâh allontanerà il suo viso dal fuoco, cosicché egli si troverà davanti al paradiso e lo vedrà. Starà in silenzio per il tempo che Allâh vorrà che taccia, e quindi implorerà: «Signore, portami davanti alla porta del paradiso!».
Allâh, Potente e Magnifico, allora dirà: «Non Mi avevi fatto promesse e solenni giuramenti che dopo che avessi esaudito la tua richiesta non Mi avresti più domandato nulla? Guai a te, figlio di Adamo, quanto sei spergiuro!».
L'uomo continuerà a implorare: «Oh, Signore!», invocando Allâh, Potente e Magnifico, finché Questi non gli risponderà: «Se ti concedo questo, non Mi chiederai più nient'altro?». «No, per la Tua potenza», e farà promesse e giuramenti al suo Signore fintanto che Egli vorrà.
Poi Allâh lo avvicinerà alla porta del paradiso, e  quando egli vi sarà di fronte lo vedrà, con tutti i suoi beni e le sue delizie. Starà in silenzio per quanto Allâh vorrà che taccia, e quindi implorerà: «Signore, fammi entrare nel paradiso!».
Allâh, Benedetto e Altissimo dirà: «Non mi avevi promesso e giurato che se ti avessi concesso ciò che Mi chiedevi non Mi avresti più domandato nulla? Guai a te figlio di Adamo, quanto sei spergiuro!”»
L'uomo continuerà a dire: «Oh, Signore, non rendermi la più miserabile delle creature!», e non smetterà di implorare Allâh, Potente e Magnifico, finché Allâh, Benedetto e Altissimo, non scoppierà a ridere, e dopo aver riso, gli dirà: «Entra nel paradiso»…
Quando l'uomo vi sarà entrato, Allâh Altissimo gli dirà: «Dimmi ciò che desideri ancora».
L'uomo risponderà al suo Signore e continuerà a esprimere desideri, finché, non sapendo più cosa chiedere, sarà Allâh, Potente e Magnifico, a suggerirglieli. Alla fine, quando avrà esaurito tutti i desideri, Allâh, Potente e Magnifico, gli dirà: «Tutto ciò è per te, e ancora altrettanto».

XXIV
Ahmed ben Muhammad ci ha riferito che Abû Huraira avesse raccontato che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse narrato:
Quando Allâh creò Adamo e gli insufflò il Suo spirito, egli starnutì e disse: «Sia resa lode ad Allâh», lodando Allâh con il Suo permesso.
Il suo Signore gli rispose: «Che Allâh ti faccia misericordia, Adamo. Vai da quegli angeli che siedono e dì loro: “La pace sia su di voi”». Essi risposero: «E su di te sia la pace e la misericordia di Allâh». Poi Adamo tornò dal suo Signore, che gli disse: «Questo sia il tuo saluto, e il saluto dei tuoi figli tra di loro».
Allâh, con le mani chiuse, gli disse ancora: «Scegline una».
Adamo rispose: «Scelgo la destra del mio Signore, anche se entrambe le mani del mio Signore sono una destra benedetta».
Allâh la aprì e in essa vi era Adamo e la sua discendenza.
L'uomo chiese: «Signore, chi sono questi?».
«Essi sono la tua discendenza».
Ogni uomo aveva la sua vita scritta in fronte. Tra di essi ve ne era uno più luminoso degli altri, o tra i più lummosi. Adamo chiese: «Signore, chi è questi?».
Egli rispose: «È tuo figlio Davide; gli ho assegnato una vita di quarant’anni».
Adamo disse: «Signore, rendigliela più lunga».
«Gli ho già assegnato questo periodo» replicò Allâh.
«Signore, gli cedo sessant'anni della mia vita».
«Come vuoi».
Poi Adamo abitò il paradiso fintanto che Allâh volle, quindi ne fu scacciato. Allora contò i suoi anni e quando l’angelo della morte lo raggiunse, Adamo gli disse: «Sei in anticipo, mi sono stati assegnati mille anni».
«Sì, ma ne hai ceduti sessanta a tuo figlio Davide».
Egli così rinnegò, e in ugual modo rinnegò la sua discendenza; dimenticò e pure la sua discendenza dimenticò. Da quel giorno fu ordinato il ricorso alla prova scritta o alla testimonianza.
Si tratta di un hadîth autentico, ma isolato.

XXV
Masûd ‘Abd-Allâh Badr al-Habashî ci ha raccontato che… Anas ben Mâlik, che Allâh sia soddisfatto di lui, riferisse che il Profeta, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Quando Allâh creò la terra, essa si mise a vacillare. Egli creò le montagne, gliele fissò sopra ed essa si stabilizzò. Gli angeli ammirarono la forza delle montagnee chiesero: «Signore, nella Tua creazione c'è forse qualcosa di più forte delle montagne?».
Egli ripose: «Sì, il ferro ».
Essi chiesero ancora: «Signore, nella Tua creazione c'è qualcosa di più forte del ferro?».
Egli rispose: «Sì, il fuoco».
«Signore, nella Tua creazione c'è qualcosa di più forte del fuoco?».
«Sì, l'acqua».
«Signore, nella Tua creazione c'è qualcosa di più forte dell'acqua?».
«Sì, il vento».
«Signore, nella Tua creazione c'è qualcosa di più forte del vento?».
«Sì, il figlio di Adamo che ha fatto l'elemosina con la destra all'insaputa della sua sinistra».
Questo hadîth è considerato isolato.

XXVI
Abû-1-Hasan 'Alî ben 'Abd-Allâh al-Faryânî ci ha raccontato che... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito che l'Inviato di Allâh, a proposito del giorno della riunione, avesse detto, tra altre cose, in un hadîth:
Resterà questa comunità in cui ci saranno alcuni ipocriti. Allâh, Benedetto e Altissimo, si presenterà loro con un aspetto diverso da quello che essi Gli conoscevano, dicendo: «Sono il vostro Signore».
Essi diranno: «Ci rifugiamo in Allâh contro di te. Resteremo in questo luogo finché non giungerà il nostro Signore, Potente e Magnifico. Quando arriverà il nostro Signore, Lo riconosceremo».
Poi Allâh, Benedetto e Altissimo, si presenterà loro con la forma che essi conoscevano, dicendo: «Sono il vostro Signore».
Essi allora attesteranno: «Sei il nostro Signore», e Lo seguiranno.
Sarà calato il ponte della Gehenna e Allâh dirà: «Chi ha adorato qualcosa, la segua».
Questo è l'estratto di un hadîth.

XXVII
Muhammad ben 'Abd-Allâh Ibn al-'Arabî al-Ma'âfirî ci ha raccontato che... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh Potente e Magnifico ha detto: «Io sono presso la concezione che il Mio servitore si fa di Me e sono con lui quando Mi menziona. Se Mi menziona interiormente, Io lo menziono interiormente. Se Mi menziona in un gruppo di persone, Io lo menziono in un gruppo di esseri migliori di loro. Se si avvicina a Me di una spanna, Io mi avvicino a lui di un braccio. Se si avvicina a Me di un braccio, Io mi avvicino a lui di due braccia. Se viene a Me camminando, Io gli vado incontro correndo».

XXVIII
Muhammad ben Qâsim ci ha raccontato che... Anas ben Mâlik, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse udito l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., dire:
Allâh ha detto: «Figlio di Adamo, finché tu continui a invocar Mi e a sperare in Me, Io ti perdonerò per ciò che fai e non gli darò importanza. Figlio di Adamo, anche se il cumulo dei tuoi peccati raggiungesse le nuvole del cielo, se tu Mi chiedessi perdono, Io ti perdonerei. O figlio di Adamo, se tu giungessi a Me con una quantità di peccati tale da riempire tutta la terra, ma Mi incontrassi senza averMi associato nulla, Io ti verrei incontro con la stessa quantità di perdono».
È un hadîth integro e autentico.

XXIX
Ahmed ben Muhammad ben Ahmed ci ha riferito che... Zaid ben Khâlid al-Juhanî, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse raccontato: L'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., fece assieme a noi la salât del mattino a Hudaybiyya, in seguito a un temporale notturno. Quando ebbe terminato rivolse agli uomini questa domanda:
«Sapete cos'ha detto il vostro Signore?».
Gli astanti risposero: «Allâh e il Suo Inviato lo sanno meglio».
Il Profeta allora disse: «Egli ha detto: “Questa mattina alcuni Miei servitori hanno creduto e altri sono stati miscredenti. Chi ha detto: ‘Ha piovuto grazie al favore e alla misericordia di Allâh’, ha creduto in Me e non ha creduto negli astri. Chi ha detto: ‘Ha piovuto in virtù di questo fenomeno atmosferico o di quell'altro’, non ha creduto in Me, ma ha creduto negli astri”».

XXX
Zakî ben Abû Bakr al-‘Irâqî ci ha raccontato che... Abû Mûsâ al-Ash'ârî, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito un hadîth dell'Inviato di Allâh, in cui si riportava che egli avesse detto:
Quando chi dirige la salât (imâm) dice: «Allâh ascolta chi Lo loda», dite: «Allâh, Signor nostro, a Te la lode». Allâh vi ascolta, perché è Allâh, Benedetto e Altissimo, che dice, per mezzo della lingua del Suo Profeta: «Allâh ascolta chi Lo loda».
Esiste un'altra versione più lunga di questo hadîth.

XXXI
È stato riferito da Sharîh ben Muhammad az-Za'âbî che ... Abû Huraira aveva udito l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., dire:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Ho diviso la salât in due parti tra Me e il Mio servitore, e il servitore ottiene ciò che chiede.
Quando il servitore dice: “Sia resa lode ad Allâh, Signore delle creature”, Allâh, Potente e Magnifico, dice: “Il Mio servitore Mi ha lodato”.
Quando egli dice: “Il Misericordioso, il Compassionevole”, Allâh, Potente e Magnifico, dice: “Il Mio servitore Mi ha elogiato”.
Quando egli dice: “Il Padrone del giorno del giudizio”, Egli dice: “Il Mio servitore Mi ha glorificato”, e talvolta anche “Il Mio servitore si è rimesso a Me”.
Quando egli dice: “Te adoriamo e a Te chiediamo aiuto”, Egli dice: “Questa è la relazione tra Me e il Mio servitore, e il Mio servitore avrà ciò che chiede”.
E quando egli prosegue: “Guidaci sul sentiero diritto, il sentiero di coloro che hai favorito, non di coloro con cui sei in collera, né i traviati”, Egli dice: “Questo è del servitore, e il Mio seritore otterrà ciò che chiede”».

XXXIII
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr al-Habashî ci ha raccontato che ... Mu'âdh ben Jabal riferiva di aver udito l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., dire:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Coloro che si amano reciprocamente per la Mia magnificenza, avranno pulpiti (manâbir) luminosi, di cui gli stessi Profeti e martiri saranno invidiosi».

XXXIV
Abûu Tâhir as-Sadafî ci ha riferito che ... Anas ben Mâlik, che Allâh sia soddisfatto di lui, aveva raccontato che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., aveva detto:
Allâh afferma: «Quando prendo gli occhi (karîmatay) del Mio servitore in questo mondo, la sua ricornpensa presso di Me sarà il paradiso».

XXXV
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr al-Habashî ci ha raccontato che ... Abû Huraira aveva detto che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., aveva avvertito:
Negli ultimi tempi vi saranno uomini che si serviranno della religione (dîn) per ingannare la gente del mondo. Verso gli altri uomini adotteranno l'aspetto di agnelli, per la condiscendenza delle loro parole più dolci del miele, ma avranno cuore di lupi. Allâh dice di loro: «Si ingannano su di Me o tentano di opporMisi? Ma quanto a Me, ho giurato di suscitare contro di loro un castigo (fitna) tale da lasciare il più intelligente di loro completamente istupidito».

XXXVI
Muhammad ben Qâsim ci ha raccontato che... Anas aveva riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s., aveva detto:
Il giorno del giudizio il figlio di Adamo sarà portato come un agnello (badhaj) e verrà deposto di fronte ad Allâh, che gli dirà: «Ti ho dato [dei beni], ti ho concesso [dei doni] e ti ho favorito, e tu cosa hai fatto?». Egli risponderà: «Ho riunito tutto questo, l'ho fatto fruttare e quindi l'ho lasciato più abbondante di prima; fammi tornare a prenderlo». Allâh dirà: «Fammi vedere cià che ne hai portato qui».
Egli risponderà: «Signore, l'ho messo insieme, l'ho fatto fruttare e l'ho lasciato più abbondante che in origine, fammi tornare a prenderlo, e te lo darò». Quando un servitore non avrà portato alcun bene, verrà sospinto al fuoco.

XXXVII
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr ci ha raccontato che Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, aveva riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., aveva detto a proposito del giorno del giudizio:
Io dirò: «La mia comunità, Signore; la mia comunità, Signore; la mia comunità, Signore!». Egli risponderà: «Muhammad, fai entrare i membri della tua comunità, il cui computo non è contro di loro, dalla porta destra del paradiso; essi avranno anche il diritto di varcare le altre porte [del paradiso] con il resto dei beati».

XXXVIII
Yûnus ben Yahyâ ci ha raccontato che 'Abd-er-Rahmân ben 'Awf, che Allâh sia soddisfatto di lui, aveva detto:
Entrai nella moschea e vidi l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., che ne usciva; lo seguii camminandogli dietro, senza che lui si accorgesse di me. A un certo punto egli entrò in un palmeto, si mise di fronte alla qibla, si prosternò e restò a lungo prosternato, tanto che io, dietro a lui, arrivai a pensare che Allâh, Potente e Magnifico, lo avesse fatto morire. Allora mi avvicinai e mi chinai a guardargli il viso. Egli sollevò la testa domandandomi: «Cosa c'è, 'Abd-er-Rahmân?». Risposi: «Sei restato talmente a lungo in prosternazione, Inviato di Allâh, che ho temuto che Allâh, Potente e Magnifico, ti avesse preso l'anima, per cui sono venuto a vedere».
Egli mi spiegò:  «Quando mi hai visto entrare nel palmeto, ho incontrato Gabriele, su di lui la pace, ed egli mi ha detto: “Ti annuncio che Allâh Altissimo dice al tuo proposito: ‘Chi ti saluta, Io lo saluto e chi prega su di te, Io prego su di lui’”».

XXXIX
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr al-Habashî ci ha raccontato che ... Abû Huraira aveva riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., aveva detto:
Allâh dice: «Figlio di Adamo, svuotati [di tutto il resto] per adorarMi, Io riempirò il tuo petto di ricchezza e metterò fine alla tua povertà. Se non lo fai, ti colmerò di preoccupazioni (shughl) e la tua povertà non avrà fine».

XL
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr al-Habashî ci ha raccontato che Abû Sa’îd e Abû Huraira avevano attestato che il Profeta, S.A.’a.w.s., aveva detto:
Chi dice: «Non c'è dio se non Allâh, e Allâh è più grande», il suo Signore lo dichiara veritiero, affermando: «Non c'è dio se non Me, e Io sono più grande».
Quando qualcuno dice:  «Non c'è dio se non Allâh, l'Unico», Allâh dice: «Non c'è dio se non Me, che sono l'Unico».
Quando qualcuno dice:  «Non c'è dio se non Allâh, l'Unico, senza associati», Allâh dice: «Non c'è dio se non Me, che sono l'Unico, senza associati».
E quando qualcuno dice: «Non c'è dio se non Allâh, Possessore del regno e a Cui spetta la lode», Allâh dice: «Non c'è dio se non Me, Che possiedo il regno e la lode».
Quando qualcuno dice: «Non c'è dio se non Allâh, non c'è forza né potenza se non per mezzo di Allâh», Allâh dice:  «Non c'è dio se non Me, non c'è forza né potenza se non per mezzo Mio».
Ed Egli aggiunge: «Il fuoco non divorerà chi lo dice mentre è malato, e in segmto muore».

Il servitore povero nei confronti di Allâh, gloria a Lui, Muhammad ben 'Alî ben Muhammad ben al-‘Arabì, che Allâh gli perdoni, come pure ai suoi genitori,  ai suoi fratelli, ai suoi compagni e a tutti i Musulmani, ha detto: «Ho terminato i quaranta ahâdîth che mi ero pro posto [di riferire], che Allâh accordi facilitazione grazie a loro, e il Suo aiuto è il migliore; io li ho ricollegati ad Allâh Altissimo, come avevo anticipato, tramite i nostri compagni che hanno trasmesso questi ahâdîth fino allo Sheikh che me li ha raccontati. Ho agito in questo modo regolare perché fossero menzionati i nomi di chi li aveva riferiti fin dalla rivelazione, affiché a essi fosse riconosciuto il rango di sapienti, conformemente a ciò che aveva detto l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s..

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Tratto da: Rivista di Studi Tradizionali 87-88




[1] Sostituiamo con i puntini la lunga catena di trasmissione dei personaggi attraverso i quali è stato trasmesso il hadîth.

[2] Adottiamo queste iniziali per esprimere la formula che negli scritti islamici accompagna sempre la menzione del Profeta Muhammad (Salla-llâhu ‘alaihi wa sallam, che Allâh lo benedica e gli dia pace).

[3] Nel capitolo 73 delle Futûhât Ibn ‘Arabî spiega che si tratta dei Malâmatiyya (esseri la cui elevazione esteriore non si manifesta in nulla del loro aspetto esteriore, costituiscono la categoria suprema nell’esoterismo islamico) cf. I Custodi del Segreto, Luni ed., Milano, 1997.

[4] Ibn ‘Arabî, Mishkât al-Anwâr, La nicchia delle Luci, XII.

[5] L’Islâm [n.d.r.]


[6] Corano, S. X, v. 26.

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