Mishkâtu-l-anwâr - La nicchia delle Luci - I
1 di 3 - Segue
Che Allâh benedica il
nostro Signore Muhammad,
la sua famiglia e i suoi compagni, e dia loro la pace. Il servitore, il povero nei
confronti di Allâh, Muhammad ben 'Alî, ben Muhammad ben 'Arabî at-Ta'î
al-Hatimî al-Andalûsî, che Allâh gli accordi la fine migliore, ha detto:
«La lode sia resa ad Allâh,
Signore delle creature. Il
[buon] termine ('aqibat) è riservato
ai timorosi. Non c'è forza né potenza se
non per mezzo di Allâh, l'Altissimo, l'Immenso. Che la benedizione e la pace
siano su Muhammad, signore delle creature, sui membri puri della sua famiglia,
sui suoi compagni, su coloro che li hanno seguiti, e su tutti i credenti.
Ho preso in considerazione
la sua (del Profeta, su di lui la benedizione e la pace) parola: "Il
giorno del giudizio intercederò per chi avrà raccolto per la mia comunità
quaranta ahâdîth della sunna (esempio del Profeta)". Essa mi
è stata riferita da Abû-l-Hasan 'Alî ben Abû-1-Fath… e risale a Ibn 'Abbâs,
mentre risale ad Anas ben Mâlik quest'altro hadîth molto simile:
L'Inviato di Allâh, che Allâh
preghi su di lui e gli dia la pace, ha detto: "Allâh ascriverà come colto e sapiente chi avrà raccolto
per la mia comunità quaranta ahâdîth che le siano utili".
E poiché l'uomo ha
maggiormente bisogno del
luogo dove tornerà che non di
questo mondo, ho riunito questi quaranta ahâdîth alla Mecca, che Allâh Altissimo la mantenga pura,
durante alcuni mesi dell’anno cinquecentonovantanove. Ho assunto come criterio che fossero ahâdîth muniti di un isnâd (catena di trasmissione) che risalga ad Allâh Altissimo.
Probabilmente li farò seguire da quaranta ahâdîth,
riuniti e riportati da me, che provengano sempre da Allâh
Altissimo, ma sprovvisti dell' isnâd che risalga all'Inviato di Allâh. Poi li completerò con altri ventuno ahâdîth,
raggiungendo così il numero di cento e uno ahâdîth divini.
Che Allâh renda la scienza
proficua a noi e a voi, e che ci ponga tra la gente che gode del Suo favore e
della Sua grazia. Egli ha potere su ogni cosa».
I
Muhammad ben Qasim ha
riferito che...[1] Abû
Dharr abbia riportato ciò che il Profeta, S.A.’a.w.s.[2] aveva udito da Allâh,
Benedetto e Altissimo:
Miei servitori,
Io Mi sono proibito l'ingiustizia, e l'ho resa proibita a voi, per cui non
agite ingiustamente.
Miei servitori,
tutti voi siete traviati tranne chi Io ho guidato, per cui chiedeteMi di
guidarvi e Io vi guiderò.
Miei servitori,
tutti voi patite la fame tranne chi Io ho nutrito, per cui chiedeteMi il
nutrimento e Io ve lo darò.
Miei servitori, tutti voi siete nudi
tranne chi Io ho rivestito, per cui chiedeteMi di vestirvi e Io vi vestirò.
Miei servitori,
voi peccate notte e giorno e Io perdono tutti i peccati, quindi chiedeteMi
perdono e Io vi perdonerò.
Miei servitori,
non potete arrivare a nuocerMi, anche se vi adoperate a questo scopo e non
potete esserMi utili, anche se vi adoperate a questo scopo.
Miei servitori,
se voi dal primo all'ultimo, uomini e jinn, aveste tutti il cuore del più
timorato di voi, ciò non aggiungerebbe nulla al Mio potere (mulk).
Miei servitori,
se voi dal primo all'ultimo, uomini e jinn, aveste tutti il cuore del più
ribelle di voi, ciò non toglierebbe nulla al Mio potere.
Miei servitori,
se voi dal primo all'ultimo, uomini e jinn,
vi radunaste tutti in un unico luogo per farMi le vostre richieste e Io esaudissi ognuno di voi, questo non diminuirebbe ciò che
possiedo se non quanto un ago possa diminuire il mare penetrandovi.
Miei servitori,
vi conteggio le vostre azioni e ve le ripagherò completamente; chi troverà del
bene, lodi Allâh; e chi troverà
qualcosa di diverso, non biasimi che se stesso.
II
Yûnus ben Yahyâ ha riferito
che ... Abû Huraira, che Allâh sia
soddisfatto di lui, avesse raccontato che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico,
ha detto:
«Io sono indipendente (aghnâ) da qualsiasi associazione; se
qualcuno agisce associandoMi un altro, ciò che egli fa Mi è indifferente ed egli lo fa per colui a cui Mi associa».
III
Mas'ûd 'Abel Allâh ben Badr al-Habashî ci ha raccontato che ... Abû Umâma avesse riferito queste
parole del Profeta,
S. A 'a. w. s.:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto:
«Il Mio amico intimo che è più da invidiare è il credente che abbia pochi possessi, che trovi la sua
ricchezza nella salàt che compie con la migliore adorazione del suo Signore, che Lo obbedisce in segreto e in pubblico, che non si fa notare tra i suoi simili e non è segnato a dito, che
si accontenta del suo
nutrimento
limitato, sopportando con pazienza».
Poi il Profeta schioccò le
dita e aggiunse:
«La sua morte è rapida, le donne che piangono al suo corteo funebre sono poche,
e l'eredità che lascia è esigua»[3].
IV
Yûnus ben Yahyâ ha riferito che ... Anas
ben Malik avesse detto: Mentre l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., sedeva con noi, lo vedemmo ridere a gola
spiegata (hattâ badat thanâyâhu). 'Umar
gli domandò: «Ti prego di dirmi cosa ti fa
ridere, Inviato di Allâh». Egli
rispose:
«Due uomini della mia comunità
erano inginocchiati
di fronte all’Altissimo, Signore della potenza. Uno di essi disse: “Signore, a
causa del torto che ho subìto da mio fratello, fai che mi ceda una sua opera
buona”. Allâh ordinò: “Dài a tuo fratello la riparazione del torto che ha
subìto”. Il secondo uomo disse: “Signore, non mi resta più nessuna buona azione”.
Allora il primo uomo insisté: “Signore, caricalo di uno dei pesi che devo portare
per i miei peccati”».
E gli occhi
dell'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., si colmarono di lacrime, mentre diceva: «Quello
è un giorno terribile, un giorno in cui gli uomini sentiranno il bisogno che
qualcuno porti il carico dei loro peccati». E continuò il racconto:
«Allâh, Potente
e Magnifico, disse al postulante: “Alza la testa e guarda i giardini del
paradiso”. Egli levò il capo e disse: “Signore,
vedo cittadelle d'argento e palazzi d'oro adornati di perle. A quale Profeta è
destinato questo? A quale martire è destinato questo?”. Allâh rispose: “A chi
Me ne pagherà il prezzo”. L'uomo chiese ancora: “E chi può possedere una cifra
sufficiente?”. Allâh rispose: “Tu la puoi possedere”. “Come posso possederla,
Signore?” “Perdonando a tuo fratello”. “Signore, gli ho già perdonato”. Allâh
Altissimo concluse: “Dài la mano a tuo fratello e fallo entrare nel paradiso”».
A questo proposito
l'Inviato di Allâh commentò:
«Temete Allâh e
riconciliatevi tra di voi, perché
Allâh riporterà la concordia tra i credenti il giorno del giudizio».
V
Muhammad ben Khâlid s-Sadafî ha riferito che… Abû Huraira avesse riportato queste parole dell’Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Quando Allâh
Altissimo creò il paradiso e
l'inferno, inviò Gabriele nel paradiso, dicendogli: «Osservalo con ciò che vi è preparato per i suoi
abitanti».
L'angelo vi andò c osservò il paradiso e ciò che Allâh
vi aveva predisposto per i suoi abitanti, poi ritornò
da Lui, dicendoGli:
«Per la Tua potenza, nessuno ne sentirà parlare
senza [cercare con
ogni mezzo di] entrarvi». Allora Allâh ordinò che fosse cinto delle
contrarietà (makârih), e quindi disse a Gabriele: «Ritorna a
osservare il paradiso e ciò che vi è
preparato per i suoi abitanti».
Gabriele vi
tornò e poi disse:
«Per la Tua potenza, temo
che non vi entrerà nessuno».
Allâh gli
ordinò ancora:
«Vai a vedere l'inferno e
ciò che vi è preparato per i suoi abitanti, che saranno accatastati gli uni
sugli altri (yarkabu ba’duha ba’dan)».
Quando l'angelo
fu di ritorno disse:
«Per la Tua
potenza, nessuno che ne senta parlare [farà qualcosa per] entrarvi».
Allora Allâh
ordinò che fosse cinto dalle passioni e quindi invitò l'angelo a tornare a
osservarlo, con ciò che vi
era predisposto per i suoi abitanti. Egli conseguentemente vi tornò, per
constatare che era cinto dalle passioni; poi fece ritorno da Allâh,
dichiarando:
«Per la Tua potenza, temo che
nessuno scampi dall'entrarvi».
VI
Muhammad ben Qâsim ci ha raccontato che... Abû Bakr
avesse riferito che Muhammad, l’eletto S.A.’a.w.s. gli avesse detto:
«Per Allâh, il
Potente, Gabriele,
su di lui la
pace, mi ha riferito che Michele, su di lui la pace, gli avesse riportato che Israfìl, su di lui la pace,
avesse detto:
Allâh Altissimo
ha dichiarato: “O Israfìl, per la Mia potenza, per la Mia magnificenza, per la
Mia generosità, per la Mia nobiltà, sii testimone che chi recita «nel nome di Allâh,
il Misericordioso, il Compassionevole», proseguendo con la prima sura del Libro
(la Fâtihat), anche una sola volta,
gli ho perdonato, ho accettato le sue buone azioni, ho dimenticato i suoi
peccati, la sua lingua non brucerà nel fuoco ed egli sarà protetto dal castigo
del fuoco, dal castigo del giorno del
giudizio, dal grande terrore e Mi incontrerà prima dei Profeti e dei Santi”».
VII
Abû-l-Hasan ci ha riferito
da ... Abû Huraira che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh Altissimo
ha detto: «Il figlio di Adamo Mi ingiuria, e non gli è lecito (mâ yanbagh'îi
lahu); Mi accusa di menzogna, e
non gli è lecito. La sua ingiuria consiste nel dire che Io abbia un figlio e la
sua accusa di menzogna nel credere che Io non lo farò tornare in vita, come
quando l'ho creato la prima volta».
Secondo un'altra catena di
trasmissione, sempre
risalente ad Abû
Huraira, riferita da Bukharî, il Profeta, S.A.’a.w.s., ha detto:
«Il figlio di
Adamo Mi accusa di menzogna, senza alcuna ragione e Mi insulta, senza alcuna ragione. La sua accusa di menzogna nei Miei confronti è la sua
affermazione che non lo farò tornare in vita, nello stesso modo in cui l'ho
creato in principio, e che la prima creazione non Mi sia facile quanto la sua
resurrezione; il suo insulto è l'affermazione che Allâh abbia preso un figlio,
mentre Io sono l'Unico, il Sussistente per virtù propria, Che non genera e non
è generato e non c'è nessuno che sia uguale a Me».
VIII
Muhammad ben Khâlid ci ha raccontato che ... Abû Huraira, che Allâh sia
soddisfatto di lui, avesse riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s.,
avesse detto:
Allâh, Potente
e Magnifico, dice: «Figlio di Adamo, quando ti ricordi di Me, Mi sei
riconoscente e quando Mi dimentichi, Mi rinneghi».
IX
Abû 'Abd-Allâh Muhammad ben
Khâlid ci ha raccontato che Abû Huraira avesse
riferito che il Profeta,
S.A.’a.w.s.,
avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Eroga e Io provvederò al tuo sostentamento».
E ha detto: «La mano di Allâh è
ricolma, e l’erogazione continua, di notte e di giorno, non la vuota
[minimamente]»
Egli ha anche
detto: «Non temete che ciò che Allâh ha speso dalla creazione dei Cieli e della
Terra non ha diminuito ciò che ha in mano, che il Suo trono è posto sull'acqua e che tiene in mano la bilancia che abbassa e
che eleva?».
x
Mas'ûd 'Abd-Allâh ben Badr
al-Habashî ci ha raccontato che Abû Huraira avesse riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh, Potente
e Magnifico, dice: «Sono con il Mio servitore quando Mi
menziona, e le sue labbra si muovono grazie a Me»”.
XI
Lo Sharîf Abû Muhammad Yûnus ben Yahya ci ha raccontato che ... 'Abd-Allâh
ben 'Umar avesse riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s.,
avesse detto:
Il vostro
Signore Potente e Magnifico ha detto: «Ho fatto sì che il servitore non potesse avere contemporaneamente due
timori né due sicurezze: se Mi teme in questo mondo, non avrà timore
nell'altro; e se si sente sicuro nei Miei confronti in questo mondo, non lo
sarà nell'altro».
XII
Muhammad ben Khâlid as-Sadafî ci ha riferito
che... Abû Huraira avesse raccontato
che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Il giorno del giudizio Allâh, Potente c Magnifico, dirà: «Dove
sono coloro che si amarono reciprocamente per la Mia magnificaenza? Oggi, nel
giorno in cui non ci sarà altra protezione (zill)
che la Mia, li metterò sotto la Mia protezione»”[4]
XIII
Abu-1-Husain 'Alî ben 'Abd-Allâh al-Faryàâbî ci ha
raccontato che ... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
avesse detto:
Allâh, Potente
e Magnifico, ha affermato: «Io sono vicino alla concezione [idea - zhann] che il Mio servitore si fa di Me e sono con il Mio
servitore quando Mi invoca»
XIV
Abu-1-Walîd ben Ahmed
al-Ma'âfirî ci ha riferito che... Anas avesse riportato:
Allâh chiederà
al dannato dell'inferno che avrà la pena più mite: «Se possedessi tutto ciò che
c'è sulla terra, ne faresti uso per riscattarti dal castigo?». Egli risponderà: «Sì». Allâh replicherà: «Però ti è stato chiesto molto di meno
quando ti trovavi nei lombi di Adamo; ti è stato chiesto soltanto di non associarMi nulla, e
tu hai rifiutato tutto tranne l’associazione»
xv
Muhammad ben Khâlid ci ha
raccontato che ... Abû Huraira avesse riferito queste parole dell'Inviato di Allâh,
S.A.’a.w.s.:
Allâh, Potente
e Magnifico, ha detto: «La
grandezza è il Mio mantello (ridâ'î)
e l'immensità è il Mio izâr (veste
rituale del pellegrinaggio); chi Me ne contesta una, lo farò entrare in
inferno».
XVI
Qualcuno ci ha raccontato
che ... Abû Sa'îd al-Khudrî avesse riferito dall'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Allâh Altissimo
il giorno del giudizio dirà: «Gli angeli hanno interceduto, i Profeti hanno
interceduto, i credenti hanno interceduto, e non rimane che il più
misericordioso dei misericordiosi». Afferrerà una manciata di inferno e ne
tirerà fuori della gente che non avrà fatto assolutamente alcun bene, già
ridotta in cenere, e la getterà in un fiume all'ingresso (afwâh)
del paradiso, che viene chiamato il «fiume della nuova vita».
Poi Egli,
l'Altissimo, gloria a Lui, dirà: «Entrate
nel paradiso, ciò che vedete è per voi». Essi
diranno allora: «Signore, Tu ci dai qualcosa che non hai dato a nessuna creatura».
Egli risponderà: «Presso di Me ho per voi
qualcosa di ancora
migliore».
Essi
domanderanno: «Cosa
c'è di miglior di questo?.
Egli
risponderà: «La Mia soddisfazione, dopo la quale non
sarò mai più in collera con voi».
XVII
Yûnus as-Sharîf ci ha
raccontato che ... Jâbir ben 'Abd-Allâh, che
Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito
queste parole che il Profeta, S.A.’a.w.s., aveva inteso dall'angelo Gabriele:
Allâh, Potente e Magnifico, ha detto: «Questa è una forma
tradizionale[5]
che ho gradito per Me Stesso; non le si confanno che la generosità e il buon comportamento, quindi
onoratela con queste due qualità finché la praticate».
XVIII
Ahmed ben Muhammad ben
Ahmed ben Ibrâhîm ci ha raccontato che … Suhaib,
che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse ripetuto
queste parole del Profeta, S.
A. ( a. w. s.:
Quando gli abitanti del
paradiso entreranno in esso, Allâh Altissimo dirà: «Volete che vi dia ancora qualcosa?».
Essi replicheranno: «Non basta che Tu ci abbia illuminato i visi, ci abbia fatto entrare in
paradiso, ci abbia salvato dal fuoco dell’inferno?».
Egli allora
toglierà il velo, ed essi non avranno mai ottenuto una cosa più apprezzabile
della visione del loro Signore, Potente e Magnifico.
Poi il Profeta
recitò questo versetto: «Coloro che avranno fatto il bene
avranno ciò che vi è di meglio, e ancora di più»[6].
XIX
Muhammad ben Khâlid as-Sadafî ci ha raccontato che
Abû Sa’îd al-Khudrî avesse detto: Il
Profeta, S.A.’a.w.s., raccontò:
«Il giorno del
giudizio Allâh chiamerà Adamo, che risponderà: “Sono qui, Signore, ai Tuoi
ordini”.
Una voce
proclamerà: “Allâh ti ordina di estrarre dalla tua discendenza un gruppo per il
fuoco”.
Adamo chiederà:
“Signore, come dev'essere questo gruppo per il fuoco?”.
Egli risponderà:
“Per ogni migliaio saranno novecentonovantanove”.
Allora le donne
incinte abortiranno, i neonati incanutiranno e gli uomini appariranno ubriachi
anche se non lo saranno; il castigo di Allâh è violento».
Gli uomini
furono talmente impressionati che i loro visi si alterarono.
Il Profeta, S.A.’a.w.s.,
allora precisò:
«Del popolo di
Gog e Magog saranno novecentonovantanove, e di voi uno solo, perché voi tra gli
uomini siete come il pelo nero sul fianco del toro bianco, o come il pelo
bianco sul fianco del toro nero, e spero che voi costituirete un
quarto degli abitanti del paradiso».
Pronunciammo il
takbir (la
formula «Allâhu akbar», «Allâh è più grande»). Allora egli disse: «Un terzo». Facemmo nuovamente il takbir ed egli disse: «La metà». Ripetemmo il takbir.
XX
Abû-1-Husain 'Alî ben 'Abd-Allâh
al-Faryâbî ci ha raccontato
che ... Ibn 'Abbâs, che Allâh sia soddisfatto di lui e di suo padre,
avesse riferito che l'Inviato di Allâh avesse detto:
Allâh, Potente e Magnifico, rivelò a Mosè: «Non troverai nulla per avvicinarti
a Me che Mi sia
più gradevole
che essere soddisfatto del Mio decreto e non potrai fare nulla che preservi
maggiormente le tue buone azioni che considerare con attenzione le faccende che
ti riguardano.
Mosè, non
sottometterti a questo mondo, altrimenti provocherai il Mio sdegno contro di
te, e non fare a questo
mondo concessioni nei tuoi doveri tradizionali, perché ti sbarrerei le porte della Mia
misericordia.
Mosè, dì ai credenti che si pentono di
rallegrarsi, e dì
ai credenti che si sottomettono
di astenersi [dal male] o
di fare il bene».
(C’è qualche incertezza su quale di queste ingiunzioni fosse stata espressa).
XXI
Mas’ûd ‘Abd-Allâh Badr ben
‘Abd-Allâh al-Habashî ci ha raccontato che… Abû Huraira avesse riferito queste parole dell'Inviato
di Allâh, S.A.’a.w.s.:
Allâh, Potente
e Magnifico, ha detto: «Ho preparato per i Miei buoni servitori ciò che nessun
occhio ha mai veduto, che nessun orecchio ha mai udito e che alcun cuore umano
ha mai concepito».
XXII
Muhammad ben Khâlid ci ha
riferito da ... 'Alî ben Abû Tâlib, che Allâh sia soddisfatto di lui, che
l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Allâh Altissimo
ha affermato: «Chi spera in un altro che non sia Me, non Mi conosce. Chi non Mi
conosce, non Mi adora. Chi non Mi adora, incorre inevitabilmente nella Mia
collera. Chi teme un altro invece di Me si assicura con questo il Mio castigo».
XXIII
Abû-t-Tâhir as-Salafî ci ha riferito da
... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
avesse parlato di ciò che seguirà la decisione di Allâh tra i servitori il
giorno del giudizio. Egli raccontò:
Ci sarà un uomo con il viso a
contatto del fuoco, che sarà l'ultimo degli abitanti del paradiso ad entrarvi. Egli
dirà: «Signore, allontana il mio viso dal
fuoco, il cui odore mi avvelena
e le cui fiamme mi bruciano già».
Invocherà
Allâh per il tempo che Egli vuole che lo invochi, finché Allâh, Benedetto e
Altissimo, non gli risponderà: «Se ti allontanerò dal fuoco, Mi chiederai
ancora qualcos'altro?». «Non Ti chiederò più nulla», e farà al suo Signore
Potente e Magnifico promesse e giuramenti per quanto Allâh Altissimo vorrà.
Allora Allâh allontanerà il suo viso dal fuoco, cosicché egli si troverà
davanti al paradiso e lo vedrà. Starà in silenzio per il tempo che Allâh vorrà
che taccia, e quindi implorerà: «Signore, portami davanti alla porta del
paradiso!».
Allâh,
Potente e Magnifico, allora dirà: «Non Mi avevi fatto promesse e solenni
giuramenti che dopo che avessi esaudito la tua richiesta non Mi avresti più
domandato nulla? Guai a te, figlio di Adamo, quanto sei spergiuro!».
L'uomo
continuerà a implorare: «Oh, Signore!», invocando Allâh, Potente e Magnifico,
finché Questi non gli risponderà: «Se ti concedo questo, non Mi chiederai più
nient'altro?». «No, per la Tua potenza», e farà promesse e giuramenti al suo Signore fintanto che Egli vorrà.
Poi
Allâh lo avvicinerà alla porta del paradiso, e quando egli vi sarà di fronte lo vedrà,
con tutti i suoi beni e le sue delizie. Starà in silenzio per quanto Allâh
vorrà che taccia, e quindi implorerà: «Signore, fammi entrare nel paradiso!».
Allâh,
Benedetto e Altissimo dirà: «Non mi avevi promesso e giurato che se ti avessi
concesso ciò che Mi chiedevi non Mi avresti più domandato nulla? Guai a te
figlio di Adamo, quanto sei spergiuro!”»
L'uomo continuerà a dire:
«Oh, Signore, non rendermi la più miserabile delle creature!», e non smetterà
di implorare Allâh, Potente e Magnifico, finché Allâh, Benedetto e Altissimo,
non scoppierà a ridere, e dopo aver riso, gli dirà: «Entra nel paradiso»…
Quando l'uomo vi sarà
entrato, Allâh Altissimo gli dirà: «Dimmi ciò che desideri ancora».
L'uomo risponderà al suo
Signore e continuerà a esprimere desideri, finché, non sapendo più cosa
chiedere, sarà Allâh, Potente e Magnifico, a suggerirglieli. Alla fine,
quando avrà esaurito tutti i desideri, Allâh, Potente e Magnifico, gli dirà:
«Tutto ciò è per te, e ancora altrettanto».
XXIV
Ahmed ben Muhammad ci ha
riferito che Abû Huraira avesse raccontato che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
avesse narrato:
Quando Allâh
creò Adamo e gli insufflò il Suo spirito, egli starnutì e disse: «Sia resa lode ad Allâh», lodando Allâh
con il Suo permesso.
Il suo Signore
gli rispose: «Che Allâh ti faccia misericordia, Adamo. Vai da quegli angeli che
siedono e dì loro: “La pace sia su di voi”». Essi risposero: «E su di te sia la
pace e la misericordia di Allâh».
Poi Adamo
tornò dal suo Signore, che gli disse: «Questo sia il tuo
saluto, e il saluto dei tuoi figli tra di loro».
Allâh, con le mani chiuse, gli disse ancora: «Scegline
una».
Adamo rispose: «Scelgo la destra del mio
Signore, anche se
entrambe le mani
del mio Signore sono una destra benedetta».
Allâh la aprì e in essa vi era Adamo e la sua
discendenza.
L'uomo chiese: «Signore, chi sono questi?».
«Essi sono la tua discendenza».
Ogni uomo aveva la sua vita scritta in fronte. Tra di essi ve
ne era uno più luminoso degli altri, o tra i più lummosi. Adamo chiese: «Signore,
chi è questi?».
Egli rispose: «È tuo figlio Davide; gli
ho assegnato una vita di quarant’anni».
Adamo disse: «Signore, rendigliela più lunga».
«Gli ho già assegnato questo periodo» replicò Allâh.
«Signore, gli cedo sessant'anni della mia vita».
«Come vuoi».
Poi Adamo abitò il paradiso fintanto che Allâh volle, quindi
ne fu scacciato. Allora contò i suoi anni e quando l’angelo della morte lo
raggiunse, Adamo gli disse: «Sei in anticipo,
mi sono stati assegnati mille anni».
«Sì, ma ne hai ceduti sessanta a
tuo figlio Davide».
Egli così rinnegò, e in ugual modo rinnegò la
sua discendenza; dimenticò e pure la sua discendenza
dimenticò. Da quel giorno fu ordinato il ricorso
alla prova scritta o alla
testimonianza.
Si tratta di un hadîth autentico, ma isolato.
XXV
Masûd ‘Abd-Allâh Badr al-Habashî ci ha
raccontato che… Anas ben Mâlik, che Allâh sia soddisfatto
di lui, riferisse che il Profeta, S.A.’a.w.s., avesse detto:
Quando Allâh
creò la terra, essa si mise a vacillare. Egli creò le montagne, gliele fissò
sopra ed essa si stabilizzò. Gli angeli ammirarono la forza delle montagnee
chiesero: «Signore, nella Tua creazione c'è forse qualcosa di più forte delle
montagne?».
Egli ripose:
«Sì, il ferro ».
Essi chiesero
ancora: «Signore, nella Tua
creazione c'è qualcosa di più forte del ferro?».
Egli rispose: «Sì, il fuoco».
«Signore, nella
Tua creazione c'è qualcosa di più forte del fuoco?».
«Sì, l'acqua».
«Signore, nella
Tua creazione c'è qualcosa di più forte dell'acqua?».
«Sì, il vento».
«Signore, nella
Tua creazione c'è qualcosa di più forte del vento?».
«Sì, il figlio di Adamo che
ha fatto l'elemosina con la destra all'insaputa della sua sinistra».
Questo hadîth è considerato isolato.
XXVI
Abû-1-Hasan 'Alî ben 'Abd-Allâh al-Faryânî ci ha raccontato che... Abû
Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse riferito che
l'Inviato di Allâh,
a proposito del giorno della
riunione, avesse
detto, tra altre cose, in un hadîth:
Resterà questa comunità in cui ci saranno
alcuni ipocriti. Allâh, Benedetto e Altissimo, si presenterà
loro con un aspetto
diverso da quello che essi Gli
conoscevano, dicendo: «Sono il vostro Signore».
Essi diranno: «Ci rifugiamo in Allâh contro di te. Resteremo in questo luogo finché non giungerà il nostro
Signore, Potente e Magnifico. Quando arriverà il nostro Signore, Lo
riconosceremo».
Poi Allâh,
Benedetto e Altissimo, si presenterà loro con la forma che essi conoscevano,
dicendo: «Sono il vostro Signore».
Essi allora
attesteranno: «Sei il nostro Signore», e Lo seguiranno.
Sarà calato il
ponte della Gehenna e Allâh dirà: «Chi ha adorato qualcosa, la
segua».
Questo è
l'estratto di un hadîth.
XXVII
Muhammad ben 'Abd-Allâh Ibn al-'Arabî
al-Ma'âfirî ci ha raccontato che... Abû Huraira, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse
riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
avesse detto:
Allâh Potente e
Magnifico ha detto: «Io sono
presso la concezione che il Mio servitore si
fa di Me e sono con lui quando Mi
menziona. Se Mi menziona interiormente, Io lo
menziono interiormente. Se Mi menziona in un gruppo di persone, Io lo menziono in un gruppo di esseri migliori di loro. Se si avvicina a Me di
una spanna, Io mi avvicino a lui di un braccio. Se si avvicina a Me di un braccio, Io mi
avvicino a lui di due braccia. Se
viene a Me camminando, Io gli vado incontro correndo».
XXVIII
Muhammad ben Qâsim ci ha
raccontato che...
Anas ben
Mâlik, che Allâh sia soddisfatto di lui, avesse udito l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
dire:
Allâh ha detto:
«Figlio di Adamo, finché tu continui a invocar Mi e a sperare in Me, Io ti
perdonerò per ciò che fai e non gli darò importanza. Figlio di Adamo, anche se
il cumulo dei tuoi peccati raggiungesse le nuvole del cielo, se tu Mi chiedessi
perdono, Io ti perdonerei. O figlio di Adamo, se tu giungessi a Me con una
quantità di peccati tale da riempire tutta la terra, ma Mi incontrassi senza
averMi associato nulla, Io ti verrei incontro con la stessa quantità di
perdono».
È un hadîth integro e autentico.
XXIX
Ahmed ben Muhammad ben
Ahmed ci ha riferito che... Zaid ben Khâlid al-Juhanî, che Allâh sia
soddisfatto di lui, avesse raccontato: L'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., fece assieme a noi la salât del mattino a Hudaybiyya, in seguito
a un temporale notturno. Quando ebbe terminato
rivolse agli
uomini questa domanda:
«Sapete cos'ha detto il vostro Signore?».
Gli astanti risposero: «Allâh e il Suo Inviato lo sanno meglio».
Il Profeta allora disse: «Egli ha
detto: “Questa mattina alcuni Miei servitori hanno creduto e altri sono stati
miscredenti. Chi ha detto: ‘Ha piovuto grazie al favore e alla misericordia di Allâh’,
ha creduto in Me e non ha creduto negli astri. Chi
ha detto: ‘Ha piovuto in virtù di questo fenomeno atmosferico o di quell'altro’,
non ha creduto in Me, ma ha creduto negli astri”».
XXX
Zakî ben Abû Bakr al-‘Irâqî
ci ha raccontato che... Abû Mûsâ al-Ash'ârî, che Allâh sia soddisfatto di lui,
avesse riferito un hadîth
dell'Inviato di Allâh, in cui si riportava che egli avesse detto:
Quando chi
dirige la salât (imâm) dice: «Allâh ascolta chi Lo loda», dite: «Allâh, Signor nostro, a Te la lode». Allâh vi ascolta,
perché è Allâh, Benedetto e Altissimo, che dice, per mezzo della lingua del Suo
Profeta: «Allâh ascolta chi Lo loda».
Esiste un'altra versione più lunga di questo hadîth.
XXXI
È stato riferito da Sharîh ben Muhammad az-Za'âbî che ... Abû Huraira aveva udito l'Inviato di Allâh,
S.A.’a.w.s., dire:
Allâh, Potente
e Magnifico, ha detto: «Ho
diviso la salât in due
parti tra Me e il Mio servitore,
e il servitore ottiene ciò che chiede.
Quando il servitore
dice: “Sia resa lode ad Allâh, Signore
delle creature”, Allâh, Potente
e Magnifico, dice: “Il Mio servitore Mi ha lodato”.
Quando egli
dice: “Il Misericordioso, il Compassionevole”, Allâh, Potente e Magnifico,
dice: “Il Mio servitore Mi ha elogiato”.
Quando egli
dice: “Il Padrone del giorno del giudizio”,
Egli dice: “Il Mio servitore Mi ha glorificato”, e talvolta anche “Il Mio
servitore si è rimesso a Me”.
Quando egli
dice: “Te adoriamo e a Te chiediamo aiuto”, Egli dice: “Questa è la relazione tra
Me e il Mio servitore, e il Mio servitore avrà ciò che chiede”.
E quando egli prosegue: “Guidaci sul sentiero diritto, il
sentiero di coloro che hai favorito, non di coloro con cui sei in collera, né i
traviati”, Egli dice: “Questo è del servitore, e il Mio seritore
otterrà ciò che chiede”».
XXXIII
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr
al-Habashî ci ha raccontato che ... Mu'âdh ben Jabal riferiva di aver udito
l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., dire:
Allâh, Potente
e Magnifico, ha detto: «Coloro che si amano
reciprocamente per la Mia magnificenza, avranno pulpiti (manâbir) luminosi, di cui gli stessi Profeti e martiri saranno invidiosi».
XXXIV
Abûu Tâhir as-Sadafî ci ha riferito che
... Anas ben Mâlik, che Allâh sia soddisfatto di lui, aveva raccontato che
l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., aveva detto:
Allâh afferma: «Quando prendo
gli occhi (karîmatay) del Mio
servitore in questo mondo, la sua ricornpensa presso di Me sarà il paradiso».
XXXV
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr
al-Habashî ci ha raccontato che ... Abû Huraira aveva detto che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
aveva avvertito:
Negli ultimi
tempi vi saranno uomini che si serviranno della religione
(dîn) per ingannare la gente del mondo. Verso gli altri uomini adotteranno
l'aspetto di agnelli, per la condiscendenza delle loro parole più dolci del
miele, ma avranno
cuore di lupi.
Allâh dice di loro: «Si ingannano su di
Me o tentano di opporMisi?
Ma quanto a Me, ho giurato di suscitare contro di loro un castigo (fitna) tale da lasciare il più
intelligente di loro
completamente istupidito».
XXXVI
Muhammad ben Qâsim ci ha
raccontato che... Anas aveva riferito che il Profeta, S.A.’a.w.s., aveva detto:
Il giorno del
giudizio il figlio di Adamo sarà portato come un agnello (badhaj)
e verrà deposto di fronte ad Allâh, che gli dirà: «Ti ho dato [dei beni], ti ho concesso [dei doni] e ti ho favorito,
e tu cosa hai fatto?». Egli risponderà: «Ho
riunito tutto
questo, l'ho fatto fruttare e quindi l'ho lasciato più abbondante di prima; fammi
tornare a prenderlo». Allâh dirà: «Fammi vedere cià che ne hai portato qui».
Egli
risponderà: «Signore, l'ho messo insieme,
l'ho fatto fruttare e l'ho lasciato più abbondante che in origine, fammi tornare a prenderlo, e te lo darò». Quando un
servitore non avrà portato alcun bene, verrà sospinto al fuoco.
XXXVII
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr ci ha raccontato che Abû Huraira,
che Allâh sia soddisfatto di lui, aveva riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
aveva detto a proposito del giorno del giudizio:
Io dirò: «La mia comunità, Signore; la
mia comunità, Signore; la mia comunità, Signore!». Egli risponderà: «Muhammad, fai entrare i membri della tua comunità, il
cui computo non è contro di loro, dalla porta destra del paradiso; essi avranno
anche il diritto di varcare le altre porte [del paradiso] con il resto dei
beati».
XXXVIII
Yûnus ben Yahyâ ci ha
raccontato che 'Abd-er-Rahmân ben 'Awf, che Allâh sia soddisfatto di lui, aveva detto:
Entrai nella
moschea e vidi l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s., che ne usciva; lo seguii camminandogli dietro, senza che lui si
accorgesse di me. A un certo punto egli entrò in un palmeto, si mise di fronte alla qibla, si prosternò e restò a lungo
prosternato, tanto che io, dietro a lui, arrivai a pensare che Allâh, Potente e Magnifico, lo avesse fatto morire.
Allora mi avvicinai e mi chinai a guardargli
il viso. Egli sollevò la testa
domandandomi: «Cosa c'è, 'Abd-er-Rahmân?». Risposi: «Sei restato talmente a lungo in prosternazione,
Inviato di Allâh, che ho temuto che Allâh, Potente e Magnifico, ti avesse preso
l'anima, per cui sono venuto a vedere».
Egli mi spiegò: «Quando mi hai visto entrare nel palmeto, ho
incontrato Gabriele, su di lui la pace, ed egli mi ha detto: “Ti annuncio che Allâh Altissimo dice al tuo proposito: ‘Chi ti
saluta, Io lo saluto
e chi prega su di te, Io prego su di lui’”».
XXXIX
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr
al-Habashî ci
ha raccontato che ... Abû Huraira aveva riferito che l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s.,
aveva detto:
Allâh dice: «Figlio di Adamo, svuotati [di tutto il resto] per
adorarMi, Io riempirò il tuo petto di ricchezza e metterò fine alla tua
povertà. Se non lo fai, ti colmerò di preoccupazioni (shughl) e la
tua povertà non avrà fine».
XL
Mas'ûd ben 'Abd-Allâh Badr
al-Habashî ci ha raccontato che Abû Sa’îd e Abû Huraira avevano attestato che
il Profeta, S.A.’a.w.s.,
aveva detto:
Chi dice: «Non
c'è dio se non Allâh, e Allâh è più grande», il suo Signore lo dichiara
veritiero, affermando: «Non c'è dio se non Me, e Io sono più grande».
Quando qualcuno
dice: «Non c'è dio se non Allâh,
l'Unico», Allâh dice: «Non c'è dio se non Me, che sono l'Unico».
Quando qualcuno
dice: «Non c'è dio se non Allâh, l'Unico, senza
associati», Allâh dice: «Non c'è dio se non Me, che sono l'Unico, senza associati».
E quando
qualcuno dice:
«Non c'è dio
se non Allâh, Possessore del regno e a Cui spetta la lode», Allâh dice: «Non
c'è dio se non Me, Che possiedo il regno e la lode».
Quando qualcuno
dice: «Non c'è dio se non Allâh, non
c'è forza né potenza se non per mezzo di Allâh», Allâh dice: «Non c'è dio se non Me, non c'è forza né
potenza se non per mezzo Mio».
Ed Egli
aggiunge: «Il fuoco non divorerà chi lo dice mentre è malato, e in segmto
muore».
Il servitore povero nei
confronti di Allâh, gloria a
Lui, Muhammad ben 'Alî ben Muhammad ben al-‘Arabì,
che Allâh gli perdoni, come pure ai suoi genitori, ai suoi
fratelli, ai suoi compagni e a tutti i Musulmani,
ha detto: «Ho terminato i quaranta ahâdîth
che mi ero pro posto [di riferire], che Allâh accordi facilitazione grazie a loro, e il Suo aiuto è il migliore;
io li ho ricollegati ad Allâh Altissimo, come avevo anticipato, tramite i
nostri compagni che hanno trasmesso questi ahâdîth
fino allo Sheikh che me li ha raccontati. Ho agito in questo modo regolare
perché fossero menzionati i nomi di chi li aveva riferiti fin dalla
rivelazione, affiché a essi fosse riconosciuto il rango di sapienti,
conformemente a ciò che aveva detto l'Inviato di Allâh, S.A.’a.w.s..
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Tratto da: Rivista di Studi Tradizionali 87-88
Tratto da: Rivista di Studi Tradizionali 87-88
[1] Sostituiamo con i puntini la lunga catena di
trasmissione dei personaggi attraverso i quali è stato trasmesso il hadîth.
[2] Adottiamo queste iniziali per esprimere la
formula che negli scritti islamici accompagna sempre la menzione del Profeta
Muhammad (Salla-llâhu ‘alaihi wa sallam,
che Allâh lo benedica e gli dia pace).
[3] Nel capitolo 73 delle Futûhât Ibn ‘Arabî spiega che si tratta
dei Malâmatiyya (esseri la cui
elevazione esteriore non si manifesta in nulla del loro aspetto esteriore,
costituiscono la categoria suprema nell’esoterismo islamico) cf. I Custodi del Segreto, Luni ed., Milano,
1997.
[4] Ibn ‘Arabî, Mishkât al-Anwâr, La nicchia delle Luci, XII.
[5] L’Islâm [n.d.r.]
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